Proseguono i controlli della Guardia Costiera sulla filiera della pesca a caccia di qualche attività illecita. Durante questo week-end, i militari della Capitaneria di Porto di Olbia sono orientati sulla filiera ittica ed in particolar modo sul commercio dei molluschi bivalvi.
I militari della Capitaneria di Porto, sono intervenuta nella giornata di ieri oggi, i località Mogadiscio del Comune di Olbia. La zona sulla quale hanno concentrato la propria attenzione si trova nei pressi della “Peschiera”. L’intento è di reprimere un’attività di pesca illegale di molluschi bivalvi in zona vietata. E’ stato individuato un gruppo di persone, tutte di nazionalità estera, che sono state sanzionate perché colte a pescare in acque precluse alla raccolta dei frutti di mare.
Nonostante il tentativo di occultamento del prodotto da parte dei pescatori abusivi, La Guardia Costiera ha proceduto al sequestro di circa 20 kg di arselle e di 6 rampini utilizzati per la raccolta dei frutti di mare. Inoltre sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 8000 euro.
Il prodotto pescato è stato reimmesso in mare e gli attrezzi utilizzati dai contravventori, sottoposti a confisca. Dato l’elevato numero di pescatori presenti in zona, l’operazione è stata svolta congiuntamente con personale appartenente al Comando della Polizia Locale ed ai Carabinieri del Reparto Territoriale. Questi ultimi hanno provveduto all’identificazione in caserma di un soggetto privo di documenti di riconoscimento.
Le arselle sono un prodotto molto comune e ricercato sul mercato e purtroppo sono oggetto di una pesca intensiva e spietata nelle acque del golfo di Olbia. E’ un chiaro danno ai pescatori professionisti in regola. E’ elevato anche il pericolo per la salute pubblica che consegue dall’introduzione di prodotto ittico proveniente da zone vietate e non controllate sotto il profilo igienico- sanitario.
Continuerà l’attività di contrasto della Capitaneria di Porto a tutela del consumatore finale. Attività incessante contro la pesca illegale sia nei confronti dei pescatori abusivi che degli acquirenti ed i detentori di tali prodotti ittici non controllati e potenzialmente non idonei al consumo umano.
