Denunciati due bracconieri: sequestrati oltre 100 volatili

Ritrovati anche lacci e reti utilizzati per la cattura.

Due bracconieri sono stati denunciati dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Campo Omu e di Capoterra. Sono accusati del reato di uccellagione, reato che prevede una pena sino a un anno di reclusione. 

Un quarantaseienne di Burcei è stato colto in flagranza di reato in un’area del massiccio dei Sette Fratelli mentre stava recuperando la selvaggina appena catturata in un sentiero di uccellagione dove erano state posizionate delle reti. Era invece un settantenne di Capoterra il secondo uomo, sorpreso nella località Baccu Tinghinu del paese mentre percorreva un sentiero e ‘armava’ dei lacci per catturare volatili. Nel corso dell’operazione sono state eseguite la bonifica del territorio dagli strumenti di cattura e le perquisizioni domiciliari, col sequestro di 132 uccelli (tordi, fringuelli e pettirossi), 2000 lacci e 132 reti per uccellagione. Inoltre sono stati inoltre liberati 12 uccelli (tordi e pettirossi) intrappolati e rinvenuti ancora vivi dagli agenti forestali.

L’operazione si inquadra nell’attività straordinaria voluta dal servizio ispettorato di Cagliari di intensificazione per il contrasto al fenomeno del bracconaggio e dell’uccellagione che si accentua in prossimità delle festività di fine anno. È fondamentale sensibilizzare il pubblico in relazione alla gravità dell’acquisto illecito delle “grive” prodotte dagli uccellatori. Consumare ‘grive’ equivale a finanziare l’uccellagione, determinando danni alla biodiversità e rischi per il consumatore, dovuti all’evidente carenza di igiene e sicurezza di alimenti erroneamente ritenuti genuini. Al numero 1515 è possibile segnalare, anche in modo anonimo, attività di commercializzazione e di somministrazione dei prodotti dell’uccellagione.

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