Diga di Posada, marcia indietro: la Regione chiude il bacino

Aumentano così le soglie di riempimento.

La giunta regionale ha approvato oggi – su proposta del presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru, di intesa con gli assessori dei lavori pubblici Edoardo Balzarini e della difesa dell’ambiente Donatella Spano – una modifica temporanea e sperimentale al Piano di laminazione statica dell’invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada, nel Comune di Torpè.

La modifica consentirà il superamento delle soglie di riempimento prefissate nello stesso piano, permettendo così un maggior riempimento dell’invaso. Contestualmente saranno incrementate le misure di Protezione civile in capo ai sindaci e alla Regione. Nei prossimi giorni il livello dell’acqua dell’invaso potrà essere portato da 38 metri sul livello del mare a 42 metri. Tale quota potrà essere mantenuta fino al mese di settembre consentendo di modificare il volume utile di regolazione dagli attuali 12,2 milioni di metri cubi a 22,1 milioni di metri cubi. “Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche – ricordano gli assessori Balzarini e Spano – si ipotizza di incamerare nell’immediato 5 milioni di metri cubi d’acqua e, successivamente, altri 5 milioni”.

L’approvazione della delibera segue l’incontro convocato ieri (19 febbraio) a Cagliari dall’assessore Balzarini al quale hanno preso parte rappresentanti di Arpas, direzione generale della Protezione civile, Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, Enas, direzione generale del Distretto Idrografico della Sardegna, del dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari direzione generale dei Lavori Pubblici e i sindaci dei Comuni di Posada e Torpè. Nel corso della riunione è emersa la necessità di coniugare le esigenze di protezione delle popolazioni a valle dell’invaso con quelle di approvvigionamento del territorio con particolare riferimento alle necessità delle attività produttive su cui gravano ricorrenti problemi di siccità.

“Al fine di garantire le condizioni di sicurezza per le popolazioni a valle i sindaci dei Comuni di Posada e di Torpè hanno – precisano gli assessori Spano e Balzarini – hanno contestualmente sottoscritto uno specifico impegno che prevede l’aggiornamento immediato, con deliberazione del consiglio comunale, del piano comunale di protezione civile e di attuare sin d’ora le relative misure”.

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