Vecchi fari abbandonati, ecco quali sono quelli della Gallura inseriti nel progetto di recupero della Regione

C’è un piano della Regione che prevede il recupero e il riutilizzo di una decina di vecchi fari abbandonati in tutta l’isola.

Lo abbiamo già scritto: si tratta di fari ormai abbandonati e ridotti quasi a ruderi, ma che si trovano in zone di particolare rilievo paesaggistico e ambientale e di grande potenzialità turistiche. Vediamo in dettaglio di quali fari si tratta.

Faro di Punta Filetto, Isola di Santa Maria. Attivato nel 1913, è stato dismesso nel 1972. Da allora viene utilizzato solo per la manutenzione della lanterna

Vecchio faro di Razzoli, La Maddalena. Costruito nel 1843 e attivato nel 1845. Nel 1974 è stato realizzato dal Genio civile il nuovo segnalamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex stazione di vedetta di Marginetto. La maddalena. Realizzata nella prima metà del XX secolo, il faro è stato dismesso il 19 ottobre 2000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex faro di Capo Orso, Palau. Attivato nel 1924, dismesso ufficialmente il 19 gennaio 2000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex  stazione segnali di Capo Sperone, Sant’Antioco. Realizzato nel 1866, dismesso provvisoriamente dal Ministero della Finanze nel 1959. La dismissione completa il 28 maggio 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex stazione semaforica di Capo Ferro, Arzachena. Realizzato nella prima metà del XX secolo, acquisito dalla Difesa nel 1941, dismesso il 23 ottobre 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex stazione di vedetta di Capo Figari, Golfo Aranci. Struttura realizzata nel 1890, dismessa il 23 ottobre 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex stazione segnali di Punta Falcone, Santa Teresa di Gallura. Realizzato nella prima metà del XX secolo, è stato ufficialmente dismesso il 19 luglio 2002

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ex stazione semaforica di Punta Scorno, Porto Torres. Costruito nel 1890, dismesso il 19 luglio 2002

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Faro di Capo Comino, Siniscola. L’edificio ha più di 70 anni. Attualmente è in corso la verifica di interesse culturale

 

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