Matrimonio da favola in Costa Smeralda, per il giudice era tutto in regola

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Gli organizzatori erano accusati di presunte irregolarità nell’allestimento di una tensostruttura.

Era il maggio del 2015 quando un ricco uomo d’affari del Libano decise di organizzare un autentico matrimonio da favola sulle spiagge della Costa Smeralda. Ovviamente non badò a spese. Affittò in un colpo solo i quattro alberghi della Sardegna Resorts a Porto Cervo, ovvero Romazzino, Cala di Volpe, Pitrizza e Hotel Cervo.

Appena sufficienti, avrà pensato, per i 600 invitati, “serviti” da uno staff di oltre 300 persone. Per una festa che è andata avanti per giorni. Solo che alla procura di Tempio qualcosa non sembrò essere stata fatta secondo le regole. In particolare, l’allora presidente della Sardegna Resorts, Mariano Pasqualone, venne denunciato per presunte irregolarità nell’allestimento di una tensostruttura nella spiaggia di Romazzino.

La vicenda si è conclusa ieri al tribunale di Tempio: per il giudice non vi furono danni ambientali alla spiaggia e non furono violate le norme paesaggistiche. Pasqualone è stato assolto con formula piena, dopo che lo stesso pm in apertura di dibattimento ne aveva chiesto l’assoluzione.

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