Il candidato del M5S Marino a Olbia: “Per cambiare l’Italia basta la scheda elettorale e la matita”

Le proposte del candidato del M5S Marino.

Un centinaio di persone hanno partecipato, ieri pomeriggio, all’incontro promosso da Nardo Marino, candidato al collegio uninominale della Camera per il Movimento 5 Stelle, con la sua città. Marino ha spiegato che la sua scelta è stata determinata dalla insopportabile degenerazione della politica. “Per me è una grande assunzione di responsabilità – ha esordito Marino – ma siamo arrivati ad un punto di non ritorno“.

Per proseguire evidenziando un fatto che ha definito inaccettabile: “Il Consiglio Regionale è chiuso per un mese perchè 12 consiglieri su 60 compreso il presidente sono in campagna elettorale, mentre nel frattempo l’isola soffre innumerevoli problemi e i pastori restituiscono le schede elettorali”.

Il giornalista olbiese ha indicato la strada per il cambiamento: “Per rovesciare il sistema abbiamo due armi, la scheda elettorale e la matita. Noi possiamo mandare a casa tutti quanti, dobbiamo farlo, non c’è più tempo da perdere”.

Nel suo intervento Marino ha messo in rilievo un dato allarmente: “In Sardegna abbiamo il 56% di disoccupazione giovanile. E quando vi raccontano che l’occupazione è aumentata non vi dicono in che modo. Un lavoro di 3 o 4 ore non è nè decoroso nè degno come non lo sono le pensioni minime da 400 euro“.

Marino ha fatto riferimento alla pensione di cittadinanza e alla natura non assistenzialistica del reddito di cittadinanza, uno dei punti cardine del programma elettorale del M5S. “Chi ne usufruisce ha l’obbligo di formarsi e di accettare i lavori che gli vengono proposti. Se li rifiuta perde il diritto al reddito. E’una proposta di buon senso che reinserisce le persone nella società dando loro dignità”.

Il candidato pentastellato ha continuato: “I nostri avversari usano armi improprie. Oggi leggevo su un quotidiano locale che il sindaco di un paese vicino ad Olbia ha abolito l’Irpef. Ovviamente non è vero: nessun comune può abolire l’Irpef. Si tratta soltanto di un’addizionale che si traduce in 10/20 euro. Bisognerebbe scrivere sempre la verità, perchè poi magari la gente ci crede davvero”.

Marino ha poi spiegato che cosa è per lui la politica: “Ascoltare la gente, raccogliere le istanze e cercare di trovare soluzioni, ma per tutti, non sempre per i soliti. Bisogna scrostarsi di dosso quei personaggi che hanno fatto dei partiti i loro laboratori personali”.

Questo l’appello finale di Nardo Marino: “Abbiamo tutti il dovere di parlare con gli altri per far capire a tutti che, o si cambia o resteremo sempre ultimi. Ognuno deve fare la sua parte per sconfiggere l’astensionismo“.

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