Il sogno di una Sardegna plastic free, la proposta che piace all’associazione dei Comuni

Plastica vietata anche nelle spiagge sarde.

Recentemente la Regione Puglia ha annunciato la messa al bando dalle proprie spiagge dei sacchetti e della plastica monouso, ad eccezione, per il momento, delle bottigliette d’acqua. Le acque iniziano a muoversi, dunque, sull’annosa problematica che affligge le nostre spiagge, l’inquinamento da microplastiche. Che possa essere un esempio da seguire per rendere anche la Sardegna plastic free?

Questo è quanto si augura l’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, regionale. “Sarebbe un ottimo segnale se anche la Regione Sardegna, dopo un confronto partecipativo con i comuni costieri, con gli operatori del settore e con i rappresentati del commercio, inserisse una previsione di questo tipo dentro l’Ordinanza Balneare 2019”, suggerisce in un comunicato il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana.

Di fatto la Regione Puglia ha anticipato di 2 anni la direttiva comunitaria che vieta l’utilizzo della plastica monouso sulle spiagge. Direttiva che mira ad evitare l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 e a scongiurare danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro entro il 2030.

“Questa è solo una piccola idea – conclude Deiana – che, però, può però costituire un esempio su come la Regione, anche attraverso i controlli delle Capitanerie e del Corpo Forestale, i comuni, gli operatori privati e i cittadini possono collaborare su un tema di rilevanza mondiale come quello dell’inquinamento dei mari”.

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