Non ha avuto successo il sit-in contro lo smantellamento del Paolo Merlo. La protesta degli abitanti dell’isola, che sarebbe dovuta arrivare a Cagliari, non ha raggiunto il numero minimo dei partecipanti. Si parla di circa ottanta biglietti venduti per partecipare al sit-in di fronte al palazzo della Regione. Lo scarso numero delle adesioni non ha permesso agli abitanti di noleggiare il pullman diretto a Cagliari.
Si rinuncia dunque alla manifestazione popolare. L’intento è quello di riunire tutti il Consiglio comunale per incontrare in forma plenaria il governatore della Sardegna Pigliaru, la giunta e i capigruppo.
Da quanto si apprende, Emilia Malleo, presidente della commissione Sanità, non intende ridurre il livello di attenzione sulla problematica. Nonostante non sia stato raggiunto questo obiettivo, l’obiettivo è di di riprendersi il diritto alla salute dell’isola.
Oggi stesso, verrà fissato l’appuntamento dell’incontro a Cagliari. Da quanto si legge, Marco Bittu, consigliere di minoranza, parla di neglicenza della maggioranza. Questo, infatti, è un punto importante che dovrebbe essere messo in cima alla lista delle problematiche da affrontare e risolvere.
Per coloro che hanno già acquistato i biglietti dell’autobus, i volontari che gestivano l’iniziativa hanno preso nota della matrice dei biglietti, con i dati dei partecipanti, e procederanno al rimborso. Nonostante le proteste dei cittadini, la situazione del Punto nascita è invariata. La sede rimane chiusa e le mamme sono costrette ad andare a partire a Olbia.
Problemi anche per il Punto nascita di Portogruaro. Il numero dei parti resta sotto i 500 stabiliti dal ministero. Molto probabilmente il Punto sarà operativo da giugno. E’ quanto si apprende dalle dichiarazioni del presidente del Veneto Luca Zaia. Per quanto riguarda, il futuro della Camera iperbarica, invece, sembra puntare a Olbia e a Sassari. Si attendono risposte dall’Assl.
