Acqua Azzurra, Acqua Chiara: si fa per dire!

Una notizia x 2.

Acqua azzurra, acqua chiara, non è certamente questo l’aspetto dell’acqua che sgorga dai rubinetti di gran parte delle case in città. Ci rimane il ricordo di una meravigliosa canzone, capace di segnare l’adolescenza d’intere generazioni, così come ora l’acqua scura e fangosa segna i risvegli di tanti olbiesi. Gialla, spesso puzzolente, poco invitante al mattino quando, il nostro viso cerca, nel prezioso liquido, l’alleato perfetto per il miglior risveglio. Pessima per farci il caffè, orrida per cucinare, impressionante quando pensiamo di dare da bere al cane . Buona solo per le bollette che non prevedono nessuno sconto sulla pessima qualità dell’acqua che paghiamo. Acqua salata nella quale non si può portare a cottura lo spaghetto!

Ogni tanto un’ordinanza comunale ci ricorda che non possiamo utilizzare quell’acqua per usi domestici. Così, dopo avere pagato la bolletta di Abbanoa, andiamo a comprare acqua in bottiglie, taniche e boccioni per contenere il prezioso liquido, questa volta limpido e chiaro come cantava Battisti.

E’ curioso pensare che dopo avere inviato gli uomini sulla luna e i robot su Marte, sulla terra, in qualche luogo si continua a combattere contro chi l’acqua vuole farcela pagare a prezzo d’oro, impedendoci, nella sostanza di farne l’uso che desideriamo.

A riportarci alla realtà ci sono le cronache: contatori staccati, servizi interrotti, condomini privi di acqua, anche se puzzosa, perché non sono state pagate le bollette. Tribunali, ufficiali giudiziari, chilometri d’inchiostro per raccontare un disagio che si unisce a tanti altri. Qualcuno urla : “…non pagare se l’acqua non è potabile!”. Altri ribattono: “… dimezziamo le bollette, perché l’acqua non si può usare che per innaffiare i fior!”. Il giudice condanna al pagamento del doppio importo, rispetto alla bolletta, chi aveva preteso lo sconto per l’acqua non potabile, sulle bollette concernenti l’utenza non domestica, ma “In azienda non si cucina, quindi l’acqua potabile non serve” . Insomma bisogna pagare, sempre; anche se le condotte fanno acqua da tutte le parti, se bollette sono pazze e se le fatture contengo voci delle quali si potrebbe parlare per ore. Non bastano le polemiche, le class action, le ribellioni, gli insulti, gli interventi di associazioni a favore dei consumatori.

Ci rimane, la sensazione di sapere apprezzare il colore giallo intenso dell’acqua e la bonaria invidia verso quei cittadini che fortunati, possono bere dalle fontanelle, l’acqua pura che arriva dai monti più vicini.

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