Il No scorie day arriva in piazza a Olbia: quali sono i rischi del portare i rifiuti nucleari in Sardegna

La manifestazione promossa dal Movimento5stelle.

Sabato 30 settembre gli attivisti del Movimento5stelle in Sardegna saranno presenti nelle piazze con il No Scorie Day per informare i cittadini sulle procedure in atto e sui rischi connessi all’eventualità che la Sardegna venga scelta come deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari.

Per il M5S l’ambiente è una stella del programma politico. La Sardegna è la regione con più servitù militari e aree pesantemente compromesse da industrie altamente inquinanti. “Portare le scorie nucleari in Sardegna, segnerebbe un punto di non ritorno per una regione che noi vogliamo libera di trasformare l’ambiente in risorsa economica – dicono dal Movimento – e non nella pattumiera di uno stato che si ricorda di essa solo per imporre oneri. La Sardegna è un’isola vocata al turismo e alla valorizzazione delle straordinarie bellezze naturalistiche e paesaggistiche che possiede”.

La presenza di un sito di questo genere, arrecherebbe, oltre alla minaccia per la sicurezza ambientale, un danno d’immagine irreparabile per una terra che già conta indici di disoccupazione e spopolamento elevatissimi rispetto alla media nazionale. “Il 30 settembre parleremo con i cittadini dei rischi connessi al trasporto marittimo, allo stoccaggio geologico di profondità e dell’inadeguatezza delle attuali tecnologie a garantire la sicurezza dei siti. Ma parleremo anche di visione futura, riconversione, fonti rinnovabili”, spiegano.

I banchetti saranno attivi a: Alghero, Assemini, Cagliari, Carbonia, Dorgali, Gonnesa, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Porto Torres, Quartu, Sanluri, Sassari, Selargius, Sestu, Sinnai, e in altre località che aderiranno all’iniziativa.

 

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