Semaforo di Marconi, Fasolino: “La Regione lo dia a noi”

Scontro sul semaforo di Marconi a Golfo Aranci.

Piastrelle e mattoni rotti, le finestre in legno per terra, intonaci fatiscenti e soprattutto l’antenna, da cui Guglielmo Marconi portó a termine, l’11 agosto 1932, una delle scoperte scientifiche destinate a cambiare la storia, la trasmissione di segnali ad onde corte, pericolosamente inclinata sul tetto. Il semaforo della Marina, che si trova a Capo Figari, sopra Golfo Aranci, rischia di scomparire, schiacciato dal peso della storia e del degrado.

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Una situazione verso la quale è impossibile chiudere gli occhi, almeno per il rispetto che questo luogo merita. “Rischiamo di perdere un bene storico di notevole importanza, che andrebbe, invece, tutelato e valorizzato”, dice il sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino.

Il Comune ha, peró, le mani legate per il recupero dell’area, che è di competenza della Regione. “Noi abbiamo chiesto più volte a Cagliari la cessione del bene, dichiarandoci disponibili a provvedere attraverso fondi propri alla ristrutturazione e alla valorizzazione dell’ex semaforo”, prosegue il sindaco. E in questo senso andava anche l’emendamento, fatto approvare proprio da Fasolino in Consiglio regionale nei mesi scorsi, che da la possibilità ai Comuni di acquistare immobili pubblici ad 1 euro. Ma è ancora tutto fermo: i tempi della burocrazia. “Le condizioni della struttura ci preoccupano molto – continua il primo cittadino di Golfo Aranci-. Temiamo per la tenuta del soffitto a volta, su cui si trova il palo in ferro crollato che in passato reggeva i cavi del dipolo per le comunicazioni. Se la volta cedesse una ristrutturazione con materiali originari sarebbe più difficile”.

Ma c’è anche un problema di sicurezza, verso chi si spinge sulla sommità del promontorio per vedere il semaforo dimenticato. “Il facile accesso al sito può mettere a rischio l’incolumità dei visitatori. L’edificio deve essere messo in sicurezza al più presto”, conclude Fasolino.

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