Traghetto da Porto Torres a Genova col portellone aperto, ufficiali indagati per naufragio

Il comandante della Moby Otta dovrà rispondere anche del reato di “naufragio”.

Il traghetto Moby Otta ha viaggiato da Porto Torres fino a Genova con il portellone posteriore aperto. Per questo motivo la Procura della Repubblica di Genova ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della nave, C.M., che dovrà rispondere di mancate comunicazioni alle autorità marittime e del reato di “naufragio”.

Non solo il comandante è finito nei guai. Il pm ha infatti indagato anche il capo armamento G.S., il dirigente del settore sicurezza della Moby C.M., il direttore tecnico A.P. e l’ispettore tecnico G.M. Per tutti il reato contestato è quello di naufragio, reato che si concretizza anche se poi non si verifica un incidente marittimo. Da accertare anche se il comandante si sia o meno accordato con la compagnia di navigazione prima di continuare la traversata.

Rimane il fatto che la Moby Otta avrebbe attraversato il mare con il portellone posteriore sganciato, e solo grazie alle condizioni particolarmente calme del mare si sarebbe evitato che la nave imbarcasse acqua. Non è la prima volta che il traghetto Moby Otta finisce al centro della cronaca. Nel 2010, infatti, due turisti tedeschi precipitarono in acqua con la loro auto durante le operazioni di sbarco, e morirono annegati. In quel caso il comandante venne assolto dall’accusa di omicidio colposo.

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