In Gallura 184 utenze dell’acqua plurimorose. Abbanoa blocca la fornitura

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Il debito più alto è di circa 12mila euro.

Hanno una media di 17 bollette mai pagate per consumi di svariati anni e debiti accumulati che, sempre in media, si aggirano sui tremila euro. E’ questo l’identikit delle 184 utenze in slaccio in Gallura. Le località turistiche di Olbia, Arzachena, San Teodoro, Budoni, La Maddalena e Trinità d’Agultu sono i centri dove si concentrano maggiormente i plurimorosi. Il debito più alto, circa 12 mila euro, è di un’utenza a Baja Sardinia. Si tratta di un’utenza domestica non residente: quindi una seconda casa per le vacanze. La sospensione della fornitura arriva dopo una lunga fase di verifica e solleciti inviati ai titolari delle utenze.

Come di consueto, sono state escluse le utenze che avevano in corso reclami o conciliazioni riguardanti presunti errori nella fatturazione. Stesso discorso per le ingiunzioni fiscali: sono risultate del tutto infondate le solite strumentalizzazioni apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale. A nessun cliente è stata recapitata un’ingiunzione fiscale con procedure pendenti di conciliazione o reclami. Accuse che nascondono evidentemente una situazione di difficoltà da parte di chi negli anni passati incitava nei fatti a non pagare il servizio adducendo mille contestazioni che si sono rivelate infondate. Inviti che sono stati purtroppo recepiti sia da clienti in buona fede, ma anche da chi in malafede ha tentato di giocarsi un’ulteriore carta pur di non pagare il servizio pubblico di cui hai beneficiato alle spalle della collettività. Un caso eclatante riguarda un reclamo presentato da un cliente di Olbia: per contestare il proprio debito aveva presentato una foto di una perdita occulta, ma l’immagine era stata presa su internet tramite un noto motore di ricerca.

Ci sono clienti che si sono visti le conciliazioni respinte perché l’associazione dei consumatori alla quale si erano rivolti, Adiconsum, ha disertato non solo i tavoli di mediazione, ma anche i corsi di formazione per i propri conciliatori. Sono diversi, inoltre, i casi di clienti che non erano stati avvisati dall’associazione dei consumatori che reclami e conciliazioni relativi ai conguagli regolatori sono tutti respinti perché attinenti non a un disservizio (come per esempio può essere una lettura del contatore errata), ma a una regolamentazione di carattere nazionale e regionale e quindi non di competenza del Gestore. I conguagli regolatori sono pienamente legittimi perché previsti dall’Autorità dell’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico AEEGSI (delibera n. 643/2013) e autorizzati  (nonché quantificati) dall’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna EGAS (delibera n. 18/2014).

Attenzione,  quindi, ai nuovi proclami dei professionisti del contenzioso: dopo aver ascoltato gli inviti dello scorso anno a non pagare i conguagli regolatori, purtroppo diversi clienti si trovano ora nella condizione di morosità e quindi soggetti alle attività di recupero crediti. Chi, in seguito alle lettere di sollecito e avvisi di slaccio, sta invitando i clienti a continuare a non pagare e fare domanda di conciliazione o reclamo mette ancora una volta a rischio gli ignari cittadini.

L’invito di Abbanoa ai clienti in slaccio è di regolarizzare la propria posizione anche tramite i diversi strumenti che vengono incontro a chi è in difficoltà: dall’applicazione di tariffe agevolate alla concessione di piani di rientro fino a 60 rate in base al reddito.

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