Arrivano 17milioni per la pesca: i bandi presentati a La Maddalena

L’assessore regionale Caria a sostegno del settore della pesca.

Con una dotazione finanziaria di 17milioni 308mila euro, divisi in 25 bandi regionali, il settore della pesca anche gallurese può tornare a sorridere. Sono le risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), cofinanziato al 50% dall’Unione europea, al 35% dallo Stato e al 15% dalla Regione.  E per promuovere l’uso di questi strumenti di finanziamento  l’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria si è recato a La Maddalena, per incontrare i pescatori dell’isola. “I bandi e i finanziamenti promossi dalla Regione vanno portati sui territori, raccontati agli operatori con cui è fondamentale confrontarsi costantemente”, ha detto l’assessore durante l’incontro.

Negli ultimi dieci mesi il comparto è stato finanziato con ben 22milioni 596mila 275euro. I punti centrali di questi nuovi bandi riguardano: innovazione, diversificazione, formazione, trasformazione e commercializzazione, ma anche finanziamenti per l’acquisto di attrezzature a bordo, per la sostituzione o l’ammodernamento dei motori e l’avvio delle attività dei giovani pescatori. Sono previste inoltre azioni di carattere ambientale per garantire la conservazione degli ecosistemi, la formazione e la tutela della salute dei pescatori. Una delle maggiori novità riguarda il finanziamento per la formazione a bordo dei giovani pescatori dove la Regione garantisce una copertura retributiva lorda fino a 40mila euro, per un massimo di 24 mesi, ai disoccupati che non abbiano ancora compiuto i 30.

Con i suoi 1709 chilometri la Sardegna è la regione d’Italia con la maggiore estensione di coste, il 21,6% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia con 1430 chilometri. Terza regione per numero di battelli, 1292, dopo i 2946 della marineria siciliana e i 1572 della Puglia. Secondo i dati Istat 2016, lavorano nel comparto pesca sardo 2003 persone, mentre sono 123 gli operatori dell’acquacoltura e 342 gli addetti alla trasformazione. I pescatori sardi lavorano anche su circa 9mila ettari di lagune costiere produttive, nella specificità della nostra isola, che includono le eccellenze della pesca dei mitili (cozze, vongole, ostriche), crostacei, cefali, spigole, orate e anguille.

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