Le Province sarde lasciate senza soldi dallo Stato. L’assessore regionale Erriu: “Pronti alla battaglia”

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Le province sarde escluse dalla ripartizione dei fondi nazionali.

“Siamo di nuovo punto e a capo: c’è il forte rischio che le province sarde e la città metropolitana di Cagliari siano escluse dalla ripartizione dei fondi nazionali loro destinati. Una decisione incomprensibile e inaccettabile. La Regione chiama a una mobilitazione tutte le forze politiche presenti in parlamento e in consiglio regionale. Prepariamoci a una nuova battaglia in difesa dei diritti dei Sardi”. Così l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu commenta il deliberato votato ieri sera all’unanimità dalla conferenza permanente Regione-Enti locali, la quale “esprime una ferma e netta opposizione al contenuto dell’articolo 70 del disegno di legge finanziaria dello Stato che esclude le Province della Sardegna dal riparto dei 352 milioni attribuiti per l’esercizio delle funzioni fondamentali”. 

Erriu sottolinea che “si tratta di funzioni statali, e come tali devono essere poste a carico del bilancio dello Stato. Parliamo della manutenzione di strade provinciali e scuole medie superiori e le numerose competenze in materia ambientale. Le responsabilità, anche penali, connesse alle mancate manutenzioni, costituiscono una pesante futura ipoteca sulla continuità dei servizi e delle stesse funzioni fondamentali. Siamo l’unica Regione in Italia che sostiene l’attività delle province, ma ora la situazione sta precipitando: poche settimane fa la giunta ha dovuto stanziare un finanziamento straordinario di 2,5 milioni di euro a favore della provincia di Nuoro, per evitare il dissesto finanziario, mentre gli altri enti intermedi sardi sono arrivati al pareggio di bilancio attingendo ai residui avanzi d’esercizio. Ormai hanno raschiato il fondo del barile, dunque dal prossimo anno nessuna provincia sarda e neppure la città metropolitana sarà in grado di chiudere il bilancio in condizioni di equilibrio finanziario”. 

Su invito dell’assessore Erriu, la conferenza permanente Regione-Enti locali ha deciso di inviare oggi stesso a tutti i parlamentari sardi, ai capigruppo in consiglio regionale e al presidente della commissione autonomia una lettera di accompagnamento al deliberato votato ieri, con la quale si chiede un’azione forte e condivisa nei confronti dello Stato. 

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