Tasse, Olbia la seconda città dove si pagano di più. Ecco i dettagli dello studio

tasse in sardegnatasse olbia 2016

La Sardegna si conferma tra le regioni con più tasse d’Italia.

Il record che nessuno vorrebbe, quello delle tasse, se lo aggiudica Sassari, mentre Olbia si piazza al secondo posto, seguita da Cagliari, Nuoro e Oristano. Ecco cosa emerge dai dati relativamente al carico fiscale delle piccole e medie imprese nelle città sarde contenuti nel Rapporto 2017 dell’Osservatorio CNA.

I numeri parlano chiaro: la tassazione nelle città sarde è molto superiore alla media italiana. A Sassari tocca il 66,4%, il che vuol dire che un reddito d’impresa di 50 mila euro al netto delle tasse si assottiglia a 16.809. Ad Olbia rimarranno invece 18.238 euro (-126 euro rispetto all’anno precedente), con una decurtazione di 1.339 euro rispetto al 2011. E se in media le pmi italiane hanno una pressione fiscale del 61,2% e lavorano fino al 10 agosto solo per pagare il Fisco, un imprenditore sassarese per pagare il Fisco deve lavorare fino al 29 agosto, 19 giorni in più.

Venendo nel dettaglio, Sassari come detto ha la peggiore performance con il 125° posto nella graduatoria nazionale dato da una pressione fiscale del 66,4% (+6% rispetto al 2011). Segue Olbia-Tempio al 104° posto con una pressione fiscale del 63,5% (+2,7% rispetto al 2011), Cagliari all’87° con il 62,1% (+3,5% rispetto al 2011), Nuoro al 71° con una pressione fiscale del 60,5% (+2,9% rispetto al 2011), Oristano al 33° posto con una pressione fiscale del 58,5% (+0,5% rispetto al 2011), Iglesias al 15° posto con una pressione fiscale del 56,7% (-0,6% rispetto al 2011) e infine Carbonia all’8° posto con una pressione fiscale del 55,6% (-0,4% rispetto al 2011).

Quanto ai giorni da regalare al Fisco, a Carbonia si lavorerà per l’Erario fino al 21 luglio (162 giorni di lavoro destinati alla famiglia), ad Iglesias fino al 25 (158 giorni tax free), ad Oristano fino al 31 luglio (152 giorni tax free), a Nuoro fino all’8 agosto (144 giorni tax free). A Cagliari un artigiano o un piccolo imprenditore dovrà lavorare per il Fisco fino al 14 agosto (138 giorni tax free), ad Olbia-Tempio fino al 19 agosto (133 giorni tax free), mentre, come detto, a Sassari smetterà di lavorare per pagare l’Erario solo il 29 agosto.

“Questi dati – dichiarano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA – evidenziano come le piccole imprese sarde continuino ad essere tra le più tartassate in Italia e debbano lavorare gran parte dell’anno per pagare l’Erario. Riteniamo che sia arrivato il momento di intervenire su un sistema fiscale evidentemente squilibrato per ridurre la pressione fiscale garantendo una maggiore equità nel prelievo tra diversi redditi da lavoro. Occorre inoltre invertire la tendenza del trasferimento alle imprese degli oneri sui controlli e usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare la domanda interna”.

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