Il bisogno di educarsi alle emozioni fin dalle scuole materne

Imparare a riconoscere e a sperimentare le emozioni.

Soprattutto in questi ultimi anni viene dato ampio spazio all’accompagnamento dentro il mondo delle emozioni, anche attraverso la visione di alcuni film dedicati a questa tematica, tra i quali “Inside out” ed “Emoji”. Si può dire che la parte emotiva della persona è importante per due aspetti principali: in primo luogo le emozioni organizzano il pensiero razionale, guidano cioè la nostra percezione del mondo, i nostri ricordi del passato e il giudizio morale rispetto a ciò che è giusto o sbagliato.

In secondo luogo le emozioni organizzano la nostra vita sociale, strutturano cioè le nostre relazioni interpersonali, l’attaccamento tra genitori e figli e il confronto con i pari. Ecco che, visto l’ampio raggio nel quale le emozioni si inseriscono all’interno della vita di una persona, è molto importante imparare a riconoscerle e a sperimentarle fin da piccoli, per favorire uno sviluppo sano e armonico dell’affettività.

L’azione delle emozioni è resa ancor più determinante dagli studi compiuti dalle neuroscienze, secondo le quali il cervello è predisposto a elaborare gli stimoli in entrata dall’ambiente e le reazioni del corpo per combinare un insieme di emozioni che sta alla base dei nostri comportamenti.

Serve all’interno delle scuole materne ed elementari un progetto ideato con l’obiettivo di affiancare il bambino alla scoperta delle emozioni, nella comprensione degli stati emotivi propri ed altrui. Si ritiene fondamentale riconoscere il bambino “competente” nel senso che è capace di percepire ciò che gli capita attorno e di iniziare a dagli la coloritura emotiva.

L’intento è quello di favorire un orientamento nelle scelte dei comportamenti e degli atteggiamenti più adeguati per il bambino stesso e in relazione con il mondo, come fosse guidato da una bussola. Inoltre, proprio perché i bambini sono inseriti in due contesti molto importanti, la famiglia e la scuola, la proposta progettuale prevede il coinvolgimento di queste due realtà educative, affinché, ognuna con le sue peculiarità, possa diventare guida attraverso l’accompagnamento e possa andare a rinforzare i comportamenti più idonei alla crescita del bambino.

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