Scoppia il caso sul nuovo presidente del parco di La Maddalena: “Nomina politica”

Le dichiarazioni del deputato di Unidos Mauro Pili.

“Regione e Governo si spartiscono il parco de La Maddalena con un’operazione blitz e fuorilegge. Domani mattina la commissione ambiente della Camera è chiamata a decidere sulla nomina del Presidente proposta e decisa da Regione e Ministero dell’Ambiente. Si tratta di una spartizione partitocratica delle più becere perchè avviene a camere sciolte e nel più totale dispregio delle comunità locali. Uno schiaffo al Comune di La Maddalena visto che nella stessa giornata di domani sarà nominato anche il presidente del Parco di Pantelleria che guarda caso sarà il sindaco di quel comune. A La Maddalena, invece, con un blitz indegno, si scavalca e si ignora il sindaco unica espressione democratica della comunità di La Maddalena.

La vicenda della nomina presidente del Parco Nazionale di La Maddalena, supera ogni umana fantasia. Con intrecci e palesi conflitti d’interessi tra la persona designata (tale Fabrizio Fonnesu) e rapporti di parentela che esercitano proprio all’interno del parco interessi economici rilevanti e molto spesso non verificati. Guarda caso questa spartizione avviene poco dopo l’annuncio di quel farlocco accordo sul rilancio di La Maddalena. Un’operazione che conferma la spregiudicatezza di governo e regione per mettere le mani su La Maddalena, non essendoci riusciti con la volontà popolare. E con le logiche del solito viceré della storia isolana, ovvero il presidente del Parco Nazionale di la Maddalena si fa una nomina funzionale a schiacciare l’unica vera autorità, il sindaco di La Maddalena. Appare sgradevole e persino inutile ricordare quanti e in quante occasioni certi personaggi giurarono di perorare la causa di favorire la nomina del Sindaco pro tempore alla guida di quell’ente parco, così da evitare la diarchia che ha contraddistinto questa comunità negli ultimi 23 anni, ossia dalla nascita del parco nazionale.  Questa ennesima spregiudicata occupazione di potere avviene senza vergogna per manovre che squalificano Regione e Governo e e chi le avvalla”.

Lo ha denunciato poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’ambiente per bloccare la nomina.

“E’ politicamente e istituzionalmente gravissimo che a camere sciolte, si faccia un blitz di tanta sfacciata protervia. E’ gravissima la discriminazioni tra comunità: a Pantelleria viene riconosciuto il diritto della comunità di vedere il parco guidato dal sindaco eletto democraticamente mentre nell’altro parco nazionale come quello dell’Arcipelago di La Maddalena tale possibilità viene scartata per mero gioco di potere, individuando persone direttamente connesse con il sistema politico di governo e regione, oltre che ad un palese conflitto d’interessi. E’ semplicemente scandaloso questo atteggiamento schizofrenico di coloro che sino a ieri erano fieri sostenitori della coincidenza di tale carica (sindaco pro tempore e presidente del parco stessa persona) e adesso invece sono i protagonisti di questa indegna spartizione/ speculazione. Pantelleria non avrà contestazioni, si troverà come presidente un Sindaco eletto dai cittadini che ha una grande responsabilità morale e politica difronte ai suoi elettori, a La Maddalena, unico parco d’Italia che mette interamente l’intero territorio a mare ed a terra a disposizione, per cui con vincoli e limitazioni, si dovranno subire ancora il vicerè di turno che rappresenta solo l’arroganza di piccoletti politici locali, e forse di qualche altra persona, più vicina ed interessata alla nomina.

Questo passaggio così maldestro ed avventato non farà altro che rallentare come è stato fino a qualche anno fa quella aspettativa di riscatto per un futuro turistico e ambientale tanto auspicato anche nei pomposi comunicati stampa sopra ricordati, che oggi inevitabilmente verranno ricordati più e più volte a chi si è sempre detto disposto a parole, a lavorare per l’interesse pubblico per avere un sindaco pro tempore coincidente con il presidente del parco. Queste nomine devono essere fermate, il governo non è in carica per questo tipo di nomine e il parlamento è sciolto. Questo colpo di mano metterà in ginocchio ulteriormente la comunità di La Mmaddalena che avrà di fatto due Enti importanti come Comune e Parco contrapposti, di cui uno senza alcun mandato democratico”.

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