Il suicidio di La Maddalena diventa un giallo: Michela forse non si sarebbe tolta la vita da sola

Le indagini delle inquirenti coordinati dalla procura di Tempio.

Sono ancora troppo torbidi i contorni del suicidio di Michela Deriu, la barista di 22 anni, di Porto Torres, che si sarebbe tolta la vita nelle casa di un’amica a La Maddalena, che la stava ospitando, nei giorni scorsi. Sono troppi i pezzi del puzzle che non tornano agli investigatori. Ad iniziare da quella rapina, per qualche migliaia di euro, che avrebbe subito la notte a rientro da casa, in centro a Porto Torres. Rapina che l’avrebbe così scossa, da indurla a cercare riparo a La Maddalena dall’amica, per poi farla finita. Ma in tasca, quella mattina del suicidio, aveva il biglietto per il traghetto e quello dell’autobus per raggiungere il luogo dove vive la sorella. Perché suicidarsi allora?

LA SECONDA INDAGINE DELLA PROCURA DI SASSARI.

Se lo domanda anche il procuratore capo di Tempio Gianluigi Dettori, che ha chiesto di effettuare una perizia calligrafica sui due biglietti trovati nella stanza, accanto al corpo esamine della ragazza.

IL PRESUNTO VIDEO HARD DEL RICATTO. 

E poi si cercano eventuali impronte digitali e il presunto video hard, che avrebbe visto protagonista Michela. I contorni della vicenda sono tutt’altro che chiariti, insomma, e gli inquirenti vogliono vederci chiaro.

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