Accusato di stalking nei confronti della ex, il pm chiede un anno di pena

Il processo all’imprenditore olbiese Gianni Iervolino rinviato a novembre.

Un anno è la richiesta del pm nel processo che vede sul banco degli imputati Gianni Iervolino, 72 anni, ex editore del canale tv Cinque Stelle, accusato di stalking nei confronti della sua ex. Era lo scorso 8 marzo quando Iervolino venne arrestato dai carabinieri davanti alla porta dell’abitazione dell’ex fidanzata. La quale in precedenza lo aveva già denunciato tre volte per i continui appostamenti dell’uomo, le telefonate insistenti e i pedinamenti, tanto da ottenere da parte della magistratura di Tempio, nel gennaio scorso, un provvedimento che costringeva Iervolino a tenersi alla larga dai luoghi frequentati abitualmente dalla donna.

L’8 marzo, però, l’imprenditore si era fatto trovare proprio sotto casa dell’ex, con un mazzo di rose rosse in mano. I carabinieri, subito allertati dalla donna, lo avevano quindi arrestato, sottoponendolo alla misura restrittiva degli arresti domiciliari.

Ieri Iervolino è comparso a piede libero davanti al gup del Tribunale di Tempio. Per lui, accusato di stalking, il pm ha chiesto un anno di pena, mentre la difesa dell’imprenditore ha puntato sulla sua “condotta irreprensibile”, e sul fatto che quel mazzo di rose rosse non fosse che un semplice omaggio floreale nei confronti dell’ex fidanzata, con la quale aveva avuto una relazione fino a settembre 2016. Il giudice ha rinviato il procedimento penale con rito abbreviato al prossimo 14 novembre per le repliche e la sentenza.

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