Alluvione di Olbia, 10 richieste di rinvio a giudizio. C’è anche l’assessore regionale Careddu

La maxi inchiesta dell’alluvione del 2013.

L’ex vice sindaco Carlo Careddu e l’ex assessore ai Lavori pubblici Davide Bacciu sono sotto accusa, insieme al capo dell’ufficio tecnico del Comune Costantino Azzena e ad altre sette persone tra tecnici, ingegneri e geometri, nell’inchiesta sulla tragica alluvione del 18 novembre 2013. 

Gli indagati, così come riporta il quotidiano la Nuova Sardegna, sottolineano la totale estraneità ai fatti contestati dalla Procura. Sono dieci le richieste di rinvio a giudizio in tutto, per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. A quasi due anni dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari la Procura di Tempio ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Ma l’udienza preliminare non è stata ancora fissata.

L’inchiesta riguarda nello specifico i lavori di sistemazione idraulica dei canali Siligheddu e Gadduresu e del Rio Ua Niedda. La Procura di Tempio contesta, a vario titolo, una serie di omissioni, mancate progettazioni e mancati lavori che avrebbero dovuto tenersi sui canali esondati.

In particolare, a Carlo Careddu e Davide Bacciu viene contestato di non aver preso in esame uno studio, consegnato nel 2011, che avrebbe dovuto essere inserito nel Piano di Assetto Idrogeologico. Ponti, passerelle e modifiche del reticolo idraulico, che avrebbero impedito il regolare deflusso dell’acqua. 

 

 

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