Compravano gioielli pagandoli con assegni scoperti: madre e figlia di Olbia accusate di truffa

Le due donne sono finite a giudizio.

Il sistema era semplice: prima compravano gioielli nelle migliori oreficerie della città, pagandoli con assegni scoperti. Poi li rivendevano ai Compro Oro. Con l’accusa di truffa sono finite a giudizio madre e figlia, rispettivamente C.D. di 71 anni e M.S. di 45 anni, entrambe di Olbia.

Secondo l’accusa, le due donne si sarebbero portate via gioielli per un valore complessivo di poco meno di 80mila euro. In particolare due gli episodi nel mirino degli investigatori, tra fine 2011 e inizio 2012: la figlia comprava anelli e collane nelle gioiellerie, e poi pagava con assegni bancari di cui ne era stato denunciato lo smarrimento da parte della madre. A quel punto, le due donne rivendevano il “bottino” ai Compro Oro. Dopo l’apertura del processo, al tribunale di Tempio, nei confronti delle due donne, accusate di truffa continuata in concorso tra loro, il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 22 giugno.

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