Incendio al “Gran Bazar” di Olbia, adesso è caccia ai colpevoli

Nessun dubbio sull’origine dolosa delle fiamme.

L’incendio al “Gran Bazar” di Olbia è stato appiccato di proposito da ignoti. Ormai non sembrano più esserci dubbi. A confermarlo, come era già stato ipotizzato in un primo momento, i segni di scasso sulla porta di ingresso del capannone, di proprietà dell’olbiese Antonello Maciocco, e il fatto che le fiamme siano partite dal centro della struttura, escludendo quindi la possibilità di corto circuito.

I carabinieri di Olbia in queste ore sono impegnati nella ricerca dei responsabili. Quel che è certo, al momento, è che qualcuno, nel tardo pomeriggio di domenica, si è intrufolato all’interno del capannone che ospita il mercatino Gran Bazar, in via Giordani, zona industriale di Olbia, con l’intento di appiccare il fuoco, mandando in cenere gran parte della merce contenuta all’interno. La mancanza di telecamere di sorveglianza rende però più difficile il compito degli investigatori. Restano ignoti, per ora, sia gli autori del gesto che i motivi.

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