Dieci anni di indagini tra carcere e domiciliari, ma era innocente

indagini

89 giorni di carcere e 202 ai domiciliari da innocente.

La storia di Giuseppe Melzi, noto avvocato milanese, si è conclusa dopo dieci anni di lunghe indagini. I fatti risalgono al 2008 quando i Carabinieri consegnarono all’avvocato un faldone di 276 pagine in cui veniva accusato di riciclaggio di denaro sporco e legami con la ‘ndrangheta.

Secondo l’accusa, l’avvocato avrebbe redatto un contratto illecito per conto di un cliente sardo e avrebbe inoltre avuto rapporti con la criminalità organizzata. Un durissimo colpo per lo stimato avvocato milanese che si fece assistere, in qualità di legale, da Giuliano Pisapia, avvocato ed ex sindaco di Milano.

Melzi, nonostante l’infondatezza delle accuse, ha trascorso 89 giorni da carcerato e 202 giorni agli arresti domiciliari non potendo, peraltro, esercitare la sua professione per più di tre anni.

Il faldone accusatorio dei giudici di Milano passò, per incompetenza territoriale, ai giudici di Cagliari e, finalmente, nel 2016 arrivò l’archiviazione. Ma l’avvocato Melzi venne a conoscenza dell’archiviazione solo dopo aver sentito per caso un collega tempiese che lo aggiornò sui fatti.

Melzi confessa che tutto ciò che ha subito lo ha profondamente segnato e, per questione di principio, avvierà una causa di risarcimento contro lo Stato.

 

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