Porta dell’associazione anziani bloccata, adesso parlano i protagonisti della vicenda

Le testimonianze dei diretti interessati alla vicenda.

La vicenda della macchina che chiude a tappo l’ingresso dell’associazione II e III età di Olbia, tiene banco da alcuni giorni le cronache locali e non solo. Ieri ho pensato fosse giusto approfondire la notizia e mi sono recata personalmente in via Parma, dove l’associazione ha sede ed insieme al mio operatore, abbiamo girato un video postato sulla mia pagina Facebook Maria Vittoria Dettoto, all’interno del quale abbiamo raccolto due voci direttamente coinvolte nella vicenda: Pasqualino Sanna, proprietario della macchina, e Stefano Degortes, socio dell’associazione.

Ho sentito telefonicamente anche il presidente dell’associazione, Vincenzo Carta, che si trova fuori Sardegna con un gruppo di anziani ed ha delegato Degortes a rispondere alle domande. La prima domanda che rivolgo, allora, a Sanna è: perché ha messo la sua auto ad ostruire l’ingresso del circolo?

Risponde che la macchina si trova lì ormai da otto giorni. Che è stato portato a compiere il gesto per via dell’esasperazione alla quale è stato portato dalle promesse non mantenute. Le promesse non mantenute fanno riferimento ad un presunto risarcimento dei danni alla macchina di Sanna il 26 settembre. Sanna si lamenta anche che i soci sono presenti al circolo praticamente ogni giorno e che disturberebbero la quiete del condominio.

Ad onore del vero, sento anche altri inquilini dei condomini attigui. Anche loro si lamentano a loro volta dei parcheggi occupati dagli anziani, del fatto che anche una loro vettura sia stata trovata rigata e che talvolta le vetture degli associati arrivino ad ostruire gli accessi al condominio, impedendo il transito delle persone tra cui alcuni disabili.

Ci rechiamo dunque a sentire cosa ha da dire Degortes. “Stiamo percorrendo tutte le vie legali per levare la macchina. Purtroppo la burocrazia è lenta”, precisa. In merito ai parcheggi ostruiti, Degortes nega che le auto siano degli associati e sul disturbo della quiete aggiunge che le loro serate danzanti si concludono massimo alle 22.30.

Come andrà a finire? Personalmente mi auguro nel migliore dei modi e che si giunga presto ad un compromesso tra il rispetto della quiete pubblica e della proprietà privata ed il legittimo diritto degli anziani a divertirsi ed a passare ore in sana compagnia.

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