Più sicurezza per Olbia dopo i fatti di violenza nel centro

I riformatori sardi di Olbia chiedono un potenziamento della polizia locale.

La direzione dei riformatori sardi di Olbia visti i fatti accaduti negli ultimi giorni di violenze e scontri vari tra la popolazione di immigrati lancia un appello sulla sicurezza cittadina. Le zone centrali sopratutto tra zona San simplicio e le prime traverse di via V. Veneto sono diventate una polveriera, invase ormai da extracomunitari che si distinguono per il loro comportamento scorretto con risse prostituzione e con comportamenti non decorosi.
Il coordinatore dei riformatori Alessandro Fiorentino propone che vengano aumentati i controlli in queste zone.
Purtroppo c’è bisogno di più agenti che identifichino, intimino a non bere a non spacciare in strada e impediscano la prostituzione ormai dilagante.
Ora senza i controlli la gente per bene che abita in quelle zone e’ costretta al coprifuoco e questo non è giusto.
La soluzione sarebbe rafforzare le forze dell’ordine con un maggior presidio, Olbia conta circa 61 mila residenti contro circa una cinquantina di agenti della polizia locale quindi c’è meno di un agente ogni mille residenti.
il corpo della polizia locale e’ composto da poco più di 50 preparatissimi agenti che si occupano di varie mansioni come commercio, ambiente, edilizia, infortunistica stradale, ufficio verbali oltre che ai controlli per la città girando tra Berchiddeddu, San Pantaleo, Murta Maria, Rudalza e Porto Rotondo più porto e aeroporto, il corpo di polizia locale e’ quindi sottodimensionato.
Una città come Olbia ha necessità di più vigilanza per far sì che non ci scappi il morto o che i residenti si organizzino come già si vocifera in ronde notturne con pessime ed immaginabili conseguenze.
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