Usura a Olbia, vende appartamenti e garage per saldare il debito

Emergono nuovi drammatici risvolti dall’inchiesta delle Fiamme gialle.

Dall’inchiesta della Guardia di finanza che ai primi di dicembre ha portato in carcere l’imprenditore olbiese accusato di usura, emergono nuovi particolari. A raccontarli è il quotidiano La Nuova Sardegna. L’imprenditore, tenuto da mesi sotto controllo attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, era stato arrestato in flagranza di reato nel suo ufficio. Aveva ancora in mano la busta contenente parte del denaro che gli era stato consegnato dalla vittima, che aveva trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine per incastrare il presunto usuraio. A fronte di un prestito di 27mila euro, secondo l’accusa, l’imprenditore olbiese avrebbe in quel caso preteso la restituzione di 200mila euro.

Ma c’è un’altra vittima accertata, che ha trovato la forza di raccontare la propria storia. Le indagini avrebbero infatti portato alla luce il caso di un altro artigiano di Olbia che per saldare il debito con il presunto usuraio gli avrebbe trasferito la proprietà di 4 appartamenti, con box auto, a Olbia.

Non solo. Entrambe le vittime accertate di lavoro sono artigiani elettricisti, e sarebbero stati costretti, secondo l’accusa, a svolgere lavori per conto del presunto usuraio non potendo far fronte in altro modo alla restituzione del denaro prestato a strozzo. Quel che è certo è che le indagini della Guardia di finanza proseguono, nel tentativo di fare piena luce su un drammatico fenomeno che rischia di mettere in ginocchio famiglie e aziende.

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