Zona Franca, parla l’ex presidente del Consiglio comunale di Olbia Sanna: “Sono a rischio anni di lavoro”

Vanni Sanna aveva seguito il progetto di defiscalizzazione per la città.

A Olbia si è acceso il dibattito sulle Zes, le Zone economiche speciali che, attraverso incentivi, agevolazioni fiscali e deroghe normative porterebbero una serie di vantaggi per il rilancio del sistema economico del territorio. Eppure la città, prima delle elezioni che hanno decretato la vittoria di Settimo Nizzi, era ormai pronta ad attivare la zona franca doganale non interclusa in tutta la zona industriale cittadina. Un risultato ottenuto dopo anni di lavoro dell’ex presidente del Consiglio comunale e candidato sindaco nelle ultime elezioni amministrative Vanni Sanna che oggi sollecita la nuova amministrazione a portare avanti il progetto.

La Sardegna, e quindi anche Olbia, potrebbero perdere il treno della Zone economiche speciali. “Olbia ha già un diritto certo ed è quello per la zona franca doganale nell’intera area della zona industriale. L’amministrazione di cui facevo parte ha percorso e superato tutti i passaggi necessari per realizzarla. Perdere il lavoro fatto sarebbe veramente un peccato”.

A che punto eravate arrivati con la pratica?
“Siamo arrivati alla fase conclusiva. Abbiamo ottenuto la delibera della Regione che era la parte più importante. L’istruttoria è iniziata con la delibera del Consiglio comunale arrivata il 19 dicembre 2015, è proseguita con la delibera preliminare della Regione il 15 aprile 2016 per poi ottenere il via libera definitivo con la delibera della Regione autonoma il 22 aprile 2016”.

E quindi perchè Olbia non ha la sua zona franca doganale?
“Perchè poi, dopo le elezioni della primavera 2016, è cambiata l’amministrazione e il progetto non è stato attuato. Io ho seguito la pianificazione della zona franca doganale fin dal 2012. Sarebbe un vero peccato perdere tutto il lavoro fatto”.

Quali vantaggi porterebbe la zona franca doganale?
“La zona franca doganale interclusa significa che Olbia potrebbe avere, da subito, uno spazio delimitato nella zona industriale di Olbia dove tutte le aziende che si occupano di trasfromazione del prodotto possono importare ed esportare le merci in regime di esenzione di Iva, accise e
dazi nei paesi extra Ue”.

Cosa pensa dell’esclusione della Sardegna dalla possibilità di entrare a far parte delle zone economiche speciali?
“Penso che la Zes sarebbe per Olbia una cosa in più molto utile. Io mi auguro che la nostra Isola venga inclusa ma intanto ritengo sia opportuno concludere e portare avanti la zona franca interclusa che è un diritto già acquisito. Nell’ultima delibera regionale sono allegati il piano di gestione eseguito dal Cipnes di Olbia, la planimetria di perimetrazione dell’area nella zona industriale e il disciplinare delle attività. Se non avremo segnali dall’attuale amministrazione ci attiveremo affinchè la città possa utilizzare un importante strumento per la crescita economica”.

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