Omicidio di San Teodoro, il fidanzato di Erika trasferito nel reparto di Psichiatria

ERIKA PETRI

A una settimana dall’omicidio di San Teodoro.

Nessun segno di effrazione. Nessun bottino sparito da casa. Nessun riscontro dalle telecamere sulla Statale e, soprattutto, nessun testimone, che abbia visto qualcosa d’insolito quella mattina.

A una settimana dal delitto di San Teodoro, nel quale venne uccisa Erika Petri, la giovane di 28 anni di Biella, in vacanza in Sardegna, l’unico indagato al momento resta lui: Dimitri Fricano, il fidanzato 30enne di Erika anche lui di Biella.

Ieri, al funerale della ragazza, nonostante alcune indiscrezioni, che si è tenuto nel paese di cui Erika era originaria, il fidanzato non c’era. Ricoverato ancora in ospedale a Olbia, per quelle ferite che avrebbe riportato nel corso dell’aggressione che ha detto di esserci stata nella villetta di Lu Fraili e di cui Erika è rimasta vittima.

Una ricostruzione che non ha mai convinto gli inquirenti, coordinati dal procuratore Andrea Garau, che aspettano ora alcuni riscontri scientifici. In particolare quelli dei Ris, che al momento hanno solo confermato di non aver trovato tracce di effrazione nella villetta. La settimana scorsa, sempre gli inquirenti, avevano smentito le voci che davano per spariti dalla casa un’orologio di valore e 500 euro in contanti. Li avrebbero trovati i carabinieri durante la perquisizione.

Intanto, ieri il fidanzato è stato trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Olbia. Un tentativo anche di capire se sia davvero possibile che sia lui il colpevole e l’abbia rimosso dai suoi ricordi.

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