Omicidio di San Teodoro, ritrovato l’orologio e i 500 euro spariti nella villetta

ERIKA PETRI

Le novità dell’indagine dell’omicidio di San Teodoro.

E’ stato ritrovato l’orologio di valore, che non è un Rolex come detto in un primo momento, e i 500 euro in contanti, che sembravano essere stati rubati dalla villetta di San Teodoro, dove ha perso la vita, domenica scorsa, Erika Petri, la 28enne di Biella. La coppia Alberto Recanzone e la moglie Donatella Borille, anche loro biellesi, da tempo trasferiti a San Teodoro, che ospitavano Erika e il fidanzato Dimitri Fricano, avevano dichiarato ieri di non aver più trovato all’interno della villetta l’orologio e i soldi. Un prezioso puntello a sostegno dell’ipotesi dell’aggressione a scopo di rapina, denunciata fin dall’inizio dal fidanzato della vittima.

Ma, in realtà, gli inquirenti, coordinati dal procuratore Andrea Garau, dopo la denuncia della coppia, hanno fatto il rinvenimento direttamente all’interno dell’abitazione della in località Lu Fraili. Un particolare che rigetta un’ombra sull’ipotesi della rapina, anche se gli investigatori non se la sentono, al momento, di escludere nessuna pista. Il fidanzato della vittima aveva raccontato di essere uscito dall’appartamento verso le 11, perchè voleva andare dal tabaccaio a comprare le sigarette. Ma di aver fatto ritorno subito dopo in casa per andare in bagno. Ed è stato in quel momento che sarebbe stato colpito con la pietra, che l’avrebbe stordito. La pietra è stata ritrovata dai carabinieri e ha sopra delle tracce ematiche.

Ed è sui riscontri oggettivi sul masso e sull’ematoma che il fidanzato ha sulla testa che potrebbe arrivare la stretta delle indagini. La verifica è stata affidata allo stesso medico legale, Vindice Mingioni, che ha eseguito ieri l’autopsia sul corpo della ragazza, confermando che è stata uccisa con due coltellate alla gola.

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