Minaccia di darsi fuoco davanti alla sede di Abbanoa, ma non pagava le bollette dal 2008

Abbanoa racconta la sua verità.

Ventotto bollette mai pagate dal 2008 a oggi, un debito accumulato di circa 2900 euro, nessun reclamo o piano di rientro presentato, ben 7 solleciti inviati nel corso degli anni che preannunciavano l’interruzione della fornitura: è questa la situazione emersa relativamente al cliente che stamattina si è fatto protagonista di un’azione dimostrativa davanti agli sportelli di Abbanoa a Sassari, minacciando di darsi fuoco.

Dopo gli accertamenti delle forte dell’ordine il cliente, accompagnato dalla polizia, è stato ricevuto negli uffici di via Principessa Jolanda. Al cliente è stata illustrata la procedura per regolarizzarsi, necessaria per arrivare alla riattivazione della fornitura idrica.

Abbanoa, in questo come negli altri casi, offre tutti gli strumenti per venire incontro a situazioni di difficoltà economiche. Abbanoa fornisce, infatti, ai clienti che intendono regolarizzarsi il supporto necessario per mettersi in regola: con la presentazione di un reddito Isee certificato inferiore ai 7mila euro è previsto un piano di rientro di 60 rate e il pagamento di un anticipo di 100 euro per avere la riattivazione dell’utenza. Non solo: sempre per i clienti con redditi bassi è prevista anche una specifica tariffa agevolata: la “no tax”.

Inoltre, già dall’anno scorso è stato istituito il bonus idrico che viene erogato dai Comuni proprio a copertura dei mancati pagamenti delle bollette da parte delle persone in difficoltà. Uno strumento in più gestito dai Comuni per i casi di estrema difficoltà.

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