Atletica, Francesco Mei la gioia di correre

I primi successi dell’atleta olbiese Francesco Mei.

Francesco Mei, portacolori dell’Atletica Olbia, ha vinto domenica scorsa a 15 anni il Cross di Chilivani riservato agli allievi: “Pensavo di arrivare terzo. Sono al primo anno”. La gara ha dato un esito ben diverso: “Siamo andati in fuga in tre, ma agli ultimi 500 metri ho cambiato marcia”. Per tagliare il traguardo a braccia alzate dopo 5.000 metri da campioncino. (nella foto la volata vincente).”Ad attendermi c’era babbo. Mi ha battuto il “cinque”. Il babbo è Gianni Mei, totem dell’atletica sarda. “Avere il padre allenatore può fare la differenza”. Eccome se la può fare. Ne sa qualcosa il fratello di Francesco, Salvatore, recente vincitore della Mezza Maratona di Olbia. Una famiglia con l’atletica nel sangue.

Anche la madre Licia Asara è stata atleta di buon livello. “Molto spesso quando mi alleno mamma mi segue con il Vespino“. Un angelo custode dei sogni da fondista. “Più le distanze sono lunghe e più mi diverto“. Un diesel. “In genere parto tranquillo per poi andare via in progressione”. Che allenatore è babbo Gianni? “Non mi chiede mai di più di quanto posso dare”. Francesco Mei e l’atletica. “Faticare mi piace”. Sin dalla prima gara della sua vita: “Correre sotto le stelle, a 6 anni. Arrivai secondo dopo essere caduto. Ricordo di aver provato una gioia immensa”. Il 4 febbraio i campionati regionali di categoria a Isili. Sarà di nuovo vittoria? “Chi lo sa. Io ci proverò di sicuro”.

Con il sorriso che si intreccia con il sudore. “Quando corro sto bene. Mi sento felice”. Anche quando babbo e mamma non possono seguirlo. “Mi alleno anche da solo. Certo quando ci sono la loro compagnia è importante”. La spensieratezza dei 15 anni unita alla determinazione di chi ha capito di avere un talento da coltivare. Ma a casa Mei-Asara si parla solo di atletica? “Non solo. C’è anche l’impegno scolastico da portare avanti”. Solidi valori familiari fondamentali nello sprint della vita.