Pugilato, Egidio Pellegrino e i campioni cresciuti dal maestro olbiese

Sacrifici e successi del maestro di boxe Pellegrino.

Egidio Pellegrino è l’ultimo erede di una famiglia con il pugilato nelle vene. “Sono entrato in palestra per dimagrire: a 15 anni pesavo 87 chili“. Non ne sarebbe più uscito. “Ho respirato pugilato sin dalla nascita”. Tore e il compianto Giuseppe i due fratelli precursori. “La storica “Amedeo Deiana”. Allenamenti in una casetta di via Romana“. Nel cuore di Olbia batteva già forte il cuore della boxe. Nel ’74 nasce la “Martellini” dal cognome del grande maestro di Porto Torres “Baciccia“. Dopo 10 anni Egidio la rileva. “Assieme a me Stefano Contini, amico di una vita, tuttora al mio fianco”.

Cosa è il pugilato? “Sacrificio, regole e disciplina. Te lo devi sentire dentro, non si può forzare nessuno a praticarlo”. Centinaia di giovani hanno indossato i guantoni con il maestro Pellegrino. “Un tempo a 14 anni si faceva già il manovale, si giocava per strada, si correva e si saltavano i muri. Oggi i ragazzi sono impacciati. Bisogna fare un grande lavoro fisico“. Una carriera ricca di allori.  I più importanti? “Nicola Conti (con lui nella foto) campione italiano welter nel 2008; il peso leggero Riccardo Ghiani per due volto bronzo agli assoluti”. Ma il gioiello di casa è Simone Maludrottu. “Ha iniziato a 14 anni: si alzava alle 5 di mattina per fare footing e la sera era sempre in palestra”.

Chiamiamola palestra. “30 metri quadri nel vecchio edificio di Via Garibaldi: un forno crematorio. un giorno ruppi un vetro per far entrare un pò d’aria. Vedevamo il ring solo il giorno del combattimento”. Campione italiano dei gallo nel 2003 ed europeo dopo un anno esatto sempre nella fantastica arena del Geovillage. “Il 18 settembre, la data di nascita di mia madre. Non poteva che portarci bene”. Maludrottu difende il titolo 9 volte e il 10 gennaio 2008 affronta da sfidante ufficiale il campione del mondo giapponese Hasegawa nella sua tana di Osaka. Una sconfitta ai punti che grida ancora vendetta. “In Italia avremo vinto. Il nostro avversario aveva una ferita profondissima ma l’arbitro non sospese il match”. Il futuro di Egidio? “Sto seguendo la vice campionessa europea del 2015 Bianca Maria Tessari. Il fratello Federico, 13 anni, promette bene. Il pugilato è la mia vita“.

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