Rally dei Nuraghi e del Vermentino, vincono Costenaro e Bardin

Rally vermentinoGiacomo Costenaro, Justin Bardini (Skoda Fabia R5 #4, Hawk Racing Club)

Secondi  i sardi del Team Autoservice Autosport Dettori e Pisano.

Se c’è un territorio dove i rally trovano la collocazione naturale e spontanea, questo è la Sardegna. La Gallura poi, è luogo dall’incommensurabile bellezza e strade nelle quali i piloti trovano esaltazione del gesto rallistico.

Agli attori del Campionato Italiano Rally Terra, è stata la sedicesima edizione del Rally dei Nuraghi e del Vermentino a dar loro la possibilità di mettere le ruote sulla terra sarda. Quella rossa e sabbiosa, dal poco grip ed esigente in termini di guida, quanto di concentrazione. Di attenzioni, i tanti piloti alla ricerca di un risultato nel secondo appuntamento della serie tricolore, ne hanno dovute prestare più del solito nella gara gallurese così nuova per molti, difficile per tutti.

Piove nei giorni di vigilia del fine settimana a Berchidda ed i tratti delle sette prove speciali diventano fangose e restano viscide nei sottobosco, anche nei giorni di gara nonostante non piova. Il rally del Vermentino non è gara facile anche quando asciutta, nelle tre giorni della sedicesima edizione diventa impegnativa per i piloti che si trovano a duellare su di un fondo mutevole.

Alcuni pagano l’irruenza, l’azzardo, altri le rotture meccaniche delle auto. Parte in testa il francese Consani, ma dura lo stretto spazio di tre prove, sufficienti però a dire che il transalpino ha un passo in più, di un Andreucci concentrato a far test d’assetto alla Peugeot 208 T16, più veloce anche del sardo Dettori e degli altri del CIR Terra.

Quando Consani esce di scena, Andreucci passa al comando ma è in tutt’altro affaccendato, mentre il padrone di casa Dettori entra in lotta con Bresolin, Costenaro e quando le forature non lo rallentano, anche con Manfrinato per il secondo posto e la leadership di campionato. Il sardo non guida la Skoda Fabia da nove mesi, e che siano tanti se non troppi se ne accorge nella quinta piesse, ultima del venerdì sera corsa nel centro di Berchidda. Prova spettacolo su asfalto che mette le ali a Costenaro. Il vicentino vince la prova e supera Dettori, che si rende conto che il ritmo di gara si sta innalzando. Tanto.

Restano due prove da disputarsi entrambe sui dieci chilometri dell’inedita piesse San Salvatore, che si rivela decisiva. Dettori sbaglia e si gira perde terreno nel primo passaggio, Manfrinato fora per la terza volta, Andreucci rallenta, Costenaro riduce il suo ritardo dal toscano ancora leader per dodici secondi. Ceccoli ha ancora problemi, Bresolin tiene il ritmo, ma velocissimo è Trentin che stacca tutti

Il secondo passaggio è l’ultima frazione cronometrata, nella quale si ripete Trentin che impara a guidare la Skoda Fabia senza far parzializzare la pop off. Andreucci e Bresolin forano, Costenaro fa strike vince gara e fa il pieno di punti per l’Italiano. “Siamo super contenti, è stata una gara tosta sempre in crescendo. E’ andato tutto bene e ci vuole anche po di fortuna. Spiace per Consani e Andreucci. Abbiamo costruito buone basi per il campionato, ora dobbiamo fare il resto”.

Nel finale concitato, è secondo del Team Autoservice Sport Dettori, in coppia con Pisano, su Skoda Fabia R5. “Erano nove mesi che non correvamo, piano piano siamo cresciuti cercando di dare il massimo anche nell’ultima prova, servita a prendere la seconda posizione. Complimenti a Costenaro, merita veramente la vittoria”.

Terzi di rimonta sono i veneti della Movisport Trentin e De Marco, anche loro su Skoda Fabia R5. “Riprendere dopo quasi sei mesi di pausa è dura con tutti questi avversari cosi forti. Non siamo andati bene subito, poi siamo riusciti spingere nel finale ed è buon auspicio per il proseguo”.

E’ nell’ultima piesse che Paolo Andreucci deve dire addio ai sogni di vittoria assoluta nel rally della Rassinaby Racing, causa una foratura che lo relega in quinta posizione, dietro a Marchioro, quarto, e davanti allo svizzero Federico Della Casa.

Al traguardo di Berchidda è settimo Andolfi, alle prese con un debutto difficile, quindi Ricci non al massimo del feeling con la Ford Fiesta, poi Bresolin con la Peugeot 208 T16 alla quale avrebbe potuto chiedere di più e Cobbe.

In R4 torna alla vittoria il senese Valter Pierangioli, con Giancarla Guzzi, dominando al volante della Mitsubishi Lancer, mentre in Gruppo N è il veneto della Hawk Racing, Mattia Codato ad aggiudicarsi la gara a bordo della Mitsubishi Lancer, sulla quale era navigato da Christian Dinale.

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