Faber è tornato a Tempio, ieri la prima del film sulla vita di De Andrè

Il film “Il principe libero” in 300 sale italiane, e a febbraio su Raiuno.

E’ come se Faber fosse davvero tornato a Tempio. C’era tutto il paese alla presentazione del film “Il principe libero”, ovvero la storia di Fabrizio De Andrè. Tutti a rivivere l’amore che ha sempre legato il cantautore genovese a questo angolo di Sardegna. Nonostante quello che accadde nell’agosto de 1979, quando un commando armato e incappucciato sequestrò Fabrizio e la compagna Dori Ghezzi.

Del resto De Andrè non rinnegò mai, nemmeno dopo quell’episodio, l’amore per questa terra, che aveva scelto per sè, per la compagna Dori e per i figli Cristiano e Luvi. E la dimostrazione si è avuta anche ieri. Un amore ricambiato. In platea, tra le prime file, erano presenti molti degli amici con i quali il cantautore era solito passare il suo tempo in Sardegna. Primo fra tutti Mario Rosati, figlio del capitano Vincenzo, l’allora comandante della compagnia dei carabinieri di Tempio, ormai scomparso, che ebbe un ruolo decisivo nella liberazione dai suoi rapitori, e al quale Fabrizio donò una delle sue chitarre.

E poi Franco Maciocco, segretario della Fondazione De André, Tonino Pirrigheddu e la moglie Patrizia Cannas, titolari del cinema, che ebbero modo di conoscere Fabrizio e Dori. E molti altri ancora. Tutti a rivivere quei momenti, quelli felici e quelli tristi, compresi quei quattro maledetti mesi vissuti nella prigionia dell’hotel Supramonte. Nel film Fabrizio è interpretato da Luca Marinelli, mentre Dori è Valentina Bellè. Da ieri è in 300 sale italiane, e sarà trasmesso su Raiuno il 13 e il 14 febbario prossimi.

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