Con le nuove regole è impossibile prendere la patente della moto ad Arzachena

I ragazzi devono spostarsi in altri comuni per prendere la patente della moto.

Da tre anni le moto dell’autoscuola Santa Maria di Arzachena prendono polvere in garage. L’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 26 settembre 2018 che approva la nuova disciplina delle prove di valutazione per il conseguimento delle patenti A, ha fatto diventare fuori norma il percorso che veniva allestito da oltre 15 anni nel parcheggio della palestra comunale.

Da quel momento, tutti i ragazzi dai 16 anni in su che vogliono formarsi e prendere una delle patenti A1, A2, A e B1 devono essere accompagnati in altri comuni o anche fino a Sassari per fare le guide e sostenere l’esame pratico. In un primo momento l’autoscuola, grazie alla disponibilità del sindaco, si era trovata un’area standard all’ingresso di Arzachena e il problema sembrava potesse risolversi in tempi rapidi ma per intoppi burocratici improvvisamente quell’ipotesi è tramontata.

“Dopo 3 anni siamo ancora alla ricerca di un terreno che consenta alla nostra autoscuola di adeguarsi alla normativa e di dare la possibilità ai ragazzi di Arzachena di conseguire le capacità di guida utili alla loro e altrui sicurezza stradale – spiegano Cristian e Massimo Mereu, proprietari dell’autoscuola Santa Maria – . La situazione pensavamo potesse risolversi partecipando al bando per l’assegnazione dei lotti all’interno del Piano insediamenti Produttivi in località Naseddu, ma anche in questo caso per intoppi burocratici non è stato ancora reso noto il risultato”.

Una situazione che si è aggravata ulteriormente in questo periodo di pandemia, in cui il distanziamento forzato rende difficoltoso ottimizzare gli spostamenti. Di conseguenza l’onere ricade spesso sulle famiglie, aumentando il dispendio economico, oltre che di tempo e di energie.

“Siamo consapevoli che non è semplice individuare un’area che abbia le caratteristiche richieste dal Decreto Ministeriale, ma come è avvenuto in tutti i Comuni del resto d’Italia, crediamo che Arzachena meriti di tornare ad essere il fiore all’occhiello della motorizzazione provinciale e che i suoi residenti possano fruire di servizi e di formazione degni di una città che si ritiene, a ragion veduta, proiettata al futuro”.

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