Aggius e altri 18 comuni gestiranno la propria acqua: “Mai Abbanoa”

acqua sorgente

Vinta una battaglia ventennale.

Una battaglia che durava da quasi vent’anni, a suon di carte bollate, vinta sul “fotofinish” grazie a un lavoro collettivo. Con Aggius, sono in totale 19 in più i Comuni che potranno gestire in proprio l’acqua, che si aggiungono a Modolo, Paulilatino, Santulussurgiu, Seui e Sinnai. Tutti comuni che non avevano mai aderito alla gestione collettiva dell’acqua attraverso Abbanoa e che ora sono ufficialmente gestori dell’acqua pubblica nei propri territori di competenza.

L’Egas – Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna – ha infatti dato il via libera ai comuni di Aggius, Anela, Bessude, Bottidda, Bultei, Burgos, Cheremule, Esporlatu in provincia di Sassari, Arzana, Gadoni, Lotzorai, Olzai, Tertenia, Villagrande Strisaili in provincia di Nuoro, Bonarcado e San Vero Milis in provincia di Oristano, Fluminimaggiore, Nuxis, Teulada in provincia del Sud Sardegna.

Sono due i requisiti alternativi stabiliti dal Testo Unico dell’Ambiente e dalla legge regionale n.25/2017, perchè i comuni possano rendersi indipendenti nella gestione dell’acqua. Il primo criterio consiste nel fatto che si tratti di Comuni montani con meno di mille abitanti. Il secondo, che gli stessi contemporaneamente dispongano contemporaneamente dell’approvvigionamento da fonti qualitativamente pregiate – di sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree protette o in siti individuati come beni paesaggistici -, e dell’utilizzo efficiente della risorsa e della tutela del corpo idrico, con la depurazione e con minime perdite. A questi va aggiunto il requisito fondamentale, quello di non aver mai aderito alla gestione collettiva con Abbanoa.

“Nel 2019, quando sono stato eletto presidente dell’Egas – afferma l’attuale presidente dell’ente Fabio Albieriuno dei principali obiettivi del mio mandato era quello di riconoscere le gestioni autonome efficienti, salvaguardarle e riconoscerle ufficialmente. Ho iniziato questo percorso radunando i sindaci di tutti i comuni che avevano fatto richiesta, compilando, attraverso i nostri e loro tecnici, un format coi dati necessari. Qualche comune ha rinunciato durante la strada come Burcei, Capoterra, Sant’Anna Arresi. A febbraio il PNRR ha stabilito l’obiettivo per cui dal primo luglio le gestioni autonome non riconosciute dalle autorità d’ambito di competenza sarebbero dovute passare alla gestione unica. Abbiamo quindi dovuto accelerare questo percorso. Ho visto sindaci piangere di felicità per aver raggiunto l’obiettivo”.

Esclusi i comuni di Serramanna e Perfugas, privi dei requisiti requisiti richiesti, che saranno obbligati a confluire nella gestione unica con l’affidamento ad Abbanoa della gestione del servizio a partire dal 30 settembre. Altri comuni vorrebbero seguire l’esempio e lasciare per sempre Abbanoa, ma i requisiti e la decorrenza dei termini rendono l’obiettivo impossibile.

“Con profondo piacere ed orgoglio vi annuncio che ad Aggius è stato riconosciuto il diritto di poter gestire per sempre le proprie risorse idriche. Questo suggella il fatto che Abbanoa non potrà più entrare ad Aggius per gestire le nostre acque. Una battaglia iniziata 20 anni fa si è conclusa con la vittoria definitiva. Voglio ringraziare l’ufficio tecnico Comunale che con un lavoro puntiglioso e certosino ci ha permesso di raggiungere questo importantissimo traguardo. Ed in particolare i geometri Antonio e Massimiliano, gli architetti Manuela Sanna e Paola Lattuneddu, l’ingegnere Andrea Saba e il chimico Paolo Pitza“, dice il sindaco di Aggius Nicola Muzzu.

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