Due imprese di Santa Teresa ottengono il nuovo marchio per il turismo sostenibile

Sono 15 le aziende sarde che hanno ottenuto la certificazione.

Voglia di fare rete, di incontrarsi e avanzare piani di sviluppo e riconoscersi in un unico marchio come volano per un piano di gestione e di crescita della propria attività. Tutto all’insegna della sostenibilità e del turismo consapevole in un progetto di ampio respiro che lega Italia e Francia e stimola la contaminazione di culture e proposte volte alla valorizzazione dei rispettivi territori.

Tutto questo, e molto di più, è Quality Made, il neonato marchio transfrontaliero di sostenibilità e identità culturale che si è presentato in Sardegna, riunendo le 15 imprese del territorio certificate in un evento svoltosi giovedì 11 aprile nella Sala del Museo del Porto di Porto Torres. Quality Made è il marchio creato dal progetto S.MAR.T.I.C., di cui la Coop Itinera Progetti e Ricerche (Livorno, Toscana, IT) è capofila, all’interno del Programma Interreg Italia-Francia “Marittimo” 2014-2020. Si tratta di un progetto che lega Italia e Francia attraverso 5 regioni e un unico marchio focalizzato sul turismo consapevole, all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale e culturale, che riunisce in totale 74 imprese di Var, Corsica, Liguria, Sardegna E Toscana. 

Queste le 15 aziende sarde che hanno ottenuto la certificazione QM : Archeotorres (Porto Torres), Asinara 4×4 (Porto Torres), Asinara Escursioni (Sassari), L’Ibis Società (Porto Torres), Mangiasardo (Alghero), Scoprisardegna (Porto Torres), Shardana (Porto Torres), Turista No Broblem (Porto Torres), Turris Bisleonis (Porto Torres), Sardabus (Badesi), Camù (Cagliari), Trip Sardegna (Cagliari), International Tour (Santa Teresa di Gallura), Just Sardinia (Santa Teresa di Gallura), Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale (Cabras).

C’è chi progetta e realizza interventi concreti per il miglioramento del settore della pesca e quelli a essa connessi, attraverso un approccio di sviluppo locale di tipo partecipativo (Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale), e chi invece (Mangiasardo) svolge attività di promozione e vendita di cibi e bevande della tradizione sarda in forma itinerante. Numerose poi le realtà certificate che promuovono itinerari turistici alla scoperta di siti naturali, storici e archeologici della Sardegna, mentre Turris Bisleonis è nata per valorizzare e promuovere la Basilica di San Gavino di Porto Torres, un bene storico ed artistico di inestimabile valore. Il minimo comun denominatore tra le imprese è l’ambito turistico-culturale, con attenzione particolare all’identità dei luoghi. Il marchio Quality Made si pone come obiettivo quello di creare una rete sinergica tra tutti coloro che operano basandosi sui valori della sostenibilità sociale, culturale e ambientale.

Durante il corso della mattinata, le aziende e le associazioni presenti, provenienti dalle province di Cagliari, Sassari, Oristano e Olbia-Tempio, hanno avuto la possibilità di confrontarsi e scoprire le peculiarità e la particolarità che le rendono uniche nel loro territorio. I rappresentanti delle imprese certificate hanno dato vita a un brainstorming con l’obiettivo di rivalutare i loro territori e i percorsi culturali, turistici ed enogastronomici, da cui possono scaturire nuove esperienze.

Ciò ha portato allo sviluppo di idee per elaborare un’offerta comune permanente con pacchetti di soggiorno responsabile per venire incontro a chi è alla ricerca di un turismo esperienziale e consapevole. Presenti al tavolo il Manolo Valori (Controllo Qualità) e il Fabio Baglioni (Consorzio Pegaso),che hanno fornito alcune linee guida: “Un’idea è quella di destagionalizzare i prodotti per creare un’offerta in bassa e media stagione, ad esempio organizzando weekend tematici o legati a particolari esperienze che possano attivare sinergicamente le imprese dei vari territori. Ma la rete non deve limitarsi all’interno di una regione, bensì ampliarsi anche alle altre che sono interessate dal marchio Quality Made. Non è il turismo di massa che si deve andare a colpire, ma il turismo responsabile”.

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