La protesta per chiedere la messa in sicurezza della scuola.
C’è una scuola dove da due settimane le lezioni per un’ora al giorno si fanno all’aperto. E non per piacere. È la forma di protesta silenziosa, scelta dagli studenti e dai docenti, per chiedere la messa a norma della loro scuola, l’istituto professionale per i servizi commerciali e turistici di Santa Teresa.
Come se non fosse un diritto poter studiare in un edificio a posto con le più elementari regole di sicurezza, come se fosse così difficile intervenire. Ma nell’Italia della burocrazia succede che il Comune è il proprietario dell’edificio, ma spetterebbe alla Provincia fare i lavori. Che, come facile pensare, in questo limbo che regna tra quella che fu di Olbia-Tempio e il passaggio delle competenze a Sassari non ci vuole pensare nessuno ad interviene.
A dire il vero l’ex Provincia gallurese aveva anche trovato le risorse per ristrutturare la facciata, sostiture alcuni infissi e il portone di ingresso, dicono. Ma non si è fatto nulla. E così agli studenti e ai docenti non resta che continuare a protestare, andando a fare lezione all’aria aperta.