Misure che non tornano e troppi bagnanti, a Santa Teresa scoppia il caso concessioni

Dati sbagliati sulla superficie della spiaggia

Il comitato “Stop Concessioni a Rena Bianca” contro il nuovo regolamento di Santa Teresa: “Numeri sbagliati e basato su notizie ufficiose a bando ancora in corso”. “Non bisogna essere ingegneri, né architetti, né geometri, per capire che a Rena Bianca non c’è spazio per altre concessioni, anzi bisogna incominciare a guardare a Rena Bianca come bene comune, e invertire la rotta una volta per tutte” scrive il comitato.

Facendo un reso conto del consiglio comunale il comitato scrive: “Gli amministratori di Santa Teresa Gallura stavano per approvare un regolamento sull’unica spiaggia del paese (che non è stato possibile votare perché mancava la planimetria allegata agli atti), che non solo non tiene conto del grande disappunto popolare sulla privatizzazione di Rena Bianca, ma era ed è un documento pieno di errori che pare nessuno voglia affrontare – e prosegue -. Gli amministratori pur avendo i mezzi necessari per fermare la privatizzazione della spiaggia non intendono agire in nessun modo“.

Il comitato contraddice l’amministrazione in primis sui numeri, 9200 metri quadrati di spiaggia secondo il Comune, mentre il calcolo fornito sull’esame delle immagine Google Earth “prendendo delle misure approssimative e in eccesso anche di aree non usufruibili è inferiore a 7000 metri quadrati“. “Le immagini del sito sono di circa due anni fa, le quali ci permettono di calcolare anche il danno ambientale operato dal disboscamento del Moresco: in uno spazio non più verde, che fino all’anno scorso era pubblico e ora è privato, oggi troviamo lettini e ombrelloni del Moresco”. Sul disboscamento durante il consiglio comunale è intervenuto l’assessore all’ambiente Caterina Sandra Careddu che ha rassicurato “ripopoleremo l’area disboscata con flora autoctona”. “Ma ad oggi – denuncia il comitato – nessuna nessuna flora, solo ombrelloni e lettini e ulteriore parte disboscata“.

Contrasto ancora una volta sui numeri, in questo caso sul numero dei bagnanti. L’amministrazione intende regolare l’accesso in spiaggia a una persona ogni 10 metri quadrati per un totale di 920 persone, dato sbagliato in partenza secondo il comitato spontaneo poiché calcolato su un’area più ampia di quella effettiva. “Stiamo parlando di spiaggia libera con 855 persone e le altre 95 persone sono relativamente al discorso delle concessioni” riporta il comitato spontaneo che però fa notare come i conti non tornino poiché con i dati del Comune il limite di 920 verrebbe sorpassato di 30 unità.

Due concessioni per Rena Bianca

Ma il fatto che sarebbe più grave secondo il comitato sarebbe un altro. “Il Regolamento – scrivono – parla di due stabilimenti balneari. Il vicesindaco dice in Consiglio, pubblicamente che il Demanio (sentito 10 minuti prima del Consiglio stesso) ha confermato ci sia una seconda concessione di proprietà della Gardena”. “Tuttavia, – prosegue – il bando relativo a questa seconda concessione, condiviso anche sull’albo pretorio del nostro Comune scadrà a metà maggio e possono partecipare le strutture ricettive entro i mille metri dalla spiaggia” “Si è scritto un Regolamento sulla spiaggia di Rena Bianca su notizie ufficiose date per certe” denuncia il comitato in conclusione.

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