Troppe petroliere nelle Bocche di Bonifacio, la deputata Deiana chiede di rafforzare le misure anti inquinamento

I monitoraggi e i sopralluoghi.

Continuano i sopralluoghi della parlamentare algherese Paola Deiana in materia di ambiente. In particolare, il suo impegno riguarda il monitoraggio dello stato di inquinamento marino.

Dopo la visita di ieri, lunedì 11 marzo, a Portici presso il Centro Ricerche Tartarughe Marine, dedicato alla cura e riabilitazione delle tartarughe ferite, venerdì 15 la deputata del Movimento 5 stelle, unitamente al collega Alberto Manca, farà tappa nello stabilimento della società Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A., che da 32 anni opera in Italia e all’estero per la salvaguardia e la tutela del mare sia per conto del Ministero dell’Ambiente sia su richiesta di enti pubblici e privati.

La struttura è formata da un Centro Operativo Nazionale a Roma collegato con il Ministero Ambiente, con le sedi periferiche dislocate nei porti sedi di Direzione Marittima e da otto magazzini scorte dotati di presidi specialistici.

“L’attuale dislocamento delle unità antinquinamento della Castalia per il nord Sardegna, una unità navale d’altura a Golfo Aranci e una unità navale Costiera a Porto Torres, sembra non considerare appieno l’alto rischio di disastro ambientale a cui è costantemente esposto lo stretto internazionale di Bonifacio, a causa dell’elevato traffico di grandi navi come gasiere, petroliere e porta container in queste acque”, spiega la deputata.

Lo stretto di Bonifacio, situato tra la Corsica e la Sardegna, lungo circa 20 miglia, è attraversato, come riportano le analisi del Bonifacio Strait Pilotage System, da 4.500 navi all’anno. “Un volume troppo alto – secondo la deputrata Paola Deiana – che comporta un sopraelevato rischio di collisione tra imbarcazioni, di cui alcune anche con carichi pericolosi. Incidenti che, come noto, si sono già verificati e che hanno provocato pericolosi sversamenti di olio carburante”.

“Per questa ragione – precisa Paola Deiana – è necessario rafforzare la presenza di unità anti inquinamento nel nord Sardegna. A questo scopo, tratteremo con la società Castalia e con il Ministero dell’Ambiente”.

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