Apre domani la mostra dedicata a Fellini, a Olbia le magiche atmosfere della Dolce Vita

Dal 28 luglio fino al 14 ottobre al Museo Archeologico di Olbia.

Cresce l’attesa per l’altro grande evento dell’estate di Olbia quando magiche atmosfere anni ‘60 da “Dolce Vita”, musiche indimenticabili e proiezioni di film leggendari aleggeranno presso il Museo Archeologico di Olbia grazie alla Mostra dal titolo “Tra sogno, magia e realtà” dedicata all’indimenticabile grande regista del cinema italiano Federico Fellini.

Dal prossimo 28 luglio e sino al 14 ottobre, Olbia e tutto il territorio avrà quindi la possibilità di visitare una retrospettiva unica al mondo nel suo genere che si caratterizza per l’originalità degli oggetti esposti che spaziano dai materiali di scena, ai famosi bozzetti disegnati personalmente dal genio del cinema con raffinata maestria, agli oggetti personali di uso quotidiano e da quelli da lavoro utilizzati da Fellini sui set cinematografici.

Grazie ad un percorso tematico ideato dagli organizzatori della mostra, sarà quindi possibile entrare in diretto contatto con il mondo “felliniano” – aggettivo coniato in onore del Maestro ad indicare ormai una situazione onirica o surreale quali erano i soggetti riconducibili ai suoi film.

Organizzata dall’associazione culturale S’Abba e Sa Pedra, in collaborazione con “Cineteatro 5 & Cinecittà Studios” con il patrocinio del Comune di Olbia, l’imponente retrospettiva del regista romagnolo verrà ospitata in un’area espositiva di oltre 500 metri quadri del Museo Archeologico di Olbia per 3 mesi consecutivi che permetteranno anche agli studenti degli istituti scolastici e dell’università di avvicinarsi a questa forma d’arte ed apprenderne il mondo che vive dietro un ciak.

Il sontuoso allestimento, che si avvale dell’elegante cornice del Museo Archeologico di Olbia, si svilupperà intorno agli oggetti a lui appartenuti, attrezzi di scena e scenografie originali che hanno accompagnato l’intera produzione felliniana: dal Cristo de “La Dolce Vita”, ai faccioni femminili e scultorei della “Città delle donne”, dal Leone del “Casanova”, ai tovaglioli disegnati da Federico in cui annotava spunti e tracciava schizzi d’inchiostro sui personaggi che gli apparivano improvvisamente come in una visione onirica.

Nell’immensa documentazione presente nella collezione di assoluto valore i provini originali di attori e comparse con singoli commenti autografati, le caricature e i bozzetti, i manifesti e ciak di tutti i film e le pubblicità da lui girati oltre le preziose scenografie inedite rimaste incompiute. Nel percorso tematico è possibile inoltre rivedere le ricostruzioni parziali di alcuni set, i materiali e costumi di scena e, non ultimo, imperdibile, il suo amato ufficio di Corso Italia dove il regista selezionava gli attori e riceveva gli amici.

 

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