Parco archeologico di Arzachena, numeri record anche d’inverno

arzachena

I nuovi collegamenti aerei hanno fatto la differenza.

Affluenza record nei siti archeologici di Arzachena; nelle vacanze di Natale, complici i nuovi collegamenti aerei attivi sull’aeroporto di Olbia (Londra, Barcellona, Amsterdam), si sono registrate presenze al di sopra della media. Che sia questo l’inizio della tanto sospirata destagionalizzazione è presto per dirlo, ma facendo una comparazione anno su anno sui numeri del parco archeologico, ci si trova davanti a cifre sorprendenti, sebbene ancora in fase di elaborazione. In questo senso anche il nuraghe Albucciu, dopo la messa in sicurezza, ha contribuito al piacevole exploit.

Chi a Natale ha visitato il parco archeologico di Arzachena non era solo il classico corregionale in gita fuori porta, ma per la maggior parte si trattava di tedeschi, francesi, spagnoli e olandesi, anche se non sono mancati russi, americani e addirittura messicani e giapponesi.

Grande apprezzamento è stato manifestato dai visitatori che, grazie alla presenza delle guide, hanno potuto conoscere le tradizioni millenarie del nostro Comune. Il fatto di poter visitare i monumenti senza la ressa estiva è stato l’elemento chiave per chi cercava tranquillità ed empatia col territorio e ha messo in evidenza, se ancora ce ne fosse bisogno, come la nostra isola abbia un potenziale enorme anche d’inverno.

 

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