Gallura, si cerca un accordo per riaprire la Provincia

Gallura, si cerca un accordo per riaprire la Provincia.

Nessuna matrigna. Se la Gallura non può essere “Provincia” allora deve essere qualcos’altro. Un ente intermedio tra Comuni e Regione il cui scopo sia quello di agevolare l’unione dei territori e favorirne l’autodeterminazione. Nessuno vuole tornare sotto Sassari e nessuno intende lasciare a Cagliari la possibilità di decidere le sorti economiche e di sviluppo della Gallura.

Il coro, ormai pressoché unanime, si alza in ogni convegno, dibattito, seduta pubblica, più o meno incentrati sul tema dell’abrogazione delle province e dunque sulla necessità di creare organismi in grado di coordinare le forze, istituzionali e sciali, del nord Italia est. Il vuoto amministrativo è percepito a vari livelli. I Comuni hanno perso il ponte di collegamento con la Regione; le forze sociali, invece, hanno fatto un salto indietro nel tempo e si ritrovano a dover dialogare solo con gli uffici di Cagliari che non conoscono approfonditamente la composizione del tessuto economico-produttivo gallurese.

Infine, cosa assai più grave, le competenze delle Province sia strade, scuole superiori e altri importanti settori, non sono state mai affidate ad altri enti. Almeno non di fatto. Ne è prova lo stato di abbandono delle strade provinciali e quello di trascuratezze degli edifici scolastici. A denunciarlo sono i sindaci del territorio.

Come ha fatto Settimo Nizzi, primo cittadino di Olbia, durante il congresso della Cisl Gallura: “Rappresentiamo un territorio che intende dialogare con le altre aree sarde e italiane, ma non abbiamo intenzione di ricominciare i viaggi della speranza verso Sassari per ottenere ciò che ci spetta. Dobbiamo decidere da soli come gestire la Gallura: da quando non c’è la Provincia non è più possibile nemmeno tappare i buchi delle strade, piazzare un palo della luce, fare manutenzione nelle scuole”.

La strada da percorrere deve ancora essere tracciata ma a tutti è chiaro che l’unità rappresenta la condizione essenziale per riuscire a dialogare e, nel caso, esercitare pressione sulla Regione. Le amministrazioni pubbliche galluresi hanno deciso di creare un fronte comune per dare al territorio la capacità di decidere delle proprie sorti e si sono affidate ai consiglieri regionali che rappresentano il nord est Sardegna e che, lo scorso mese di marzo, hanno presentato una proposta di legge per l’istituzione della nuova Provincia. Il sostegno dei Comuni non si è fatto attendere.

 

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