Dopo il referendum lombardo-veneto ora è pronto anche quello sardo

Già raccolte 25 mila firme in Sardegna.

“I numeri del referendum lombardo-veneto certificano che in Italia è molto forte l’attenzione dei cittadini sugli assetti istituzionali e sull’utilizzo delle risorse economiche e delle opportunità che ne deriva”. Lo sostiene il deputato sardo Pierpaolo Vargiu che, con il suo movimento regionale dei Riformatori Liberali, ha già raccolto 25.000 firme in Sardegna (ne basterebbero 15.000) per il referendum sul riconoscimento in Costituzione del principio di insularità.

“Davanti al risultato padano, non è possibile fare finta di niente – continua Pierpaolo Vargiu – è invece indispensabile interrogarsi su cosa significhi oggi dirsi italiani. Se, come noi crediamo fermamente, ha un senso dirlo, è indispensabile che i diritti di cittadinanza (trasporti, energia, sanità, giustizia, istruzione, infrastrutture dell’innovazione) siano uguali per tutti i cittadini italiani”.

“Ed è questo il senso del referendum sardo, che punta a raccogliere la cifra record di 100.000 sottoscrizioni (mai raggiunta in Sardegna per nessuna raccolta referendaria), per dire con forza che noi sardi ci sentiamo italiani, che ripudiamo la cultura dell’assistenzialismo che genera clientelismo e rassegnazione e puntiamo ad avere pari opportunità con tutti gli altri cittadini italiani per poter dimostrare, ad armi pari, quanto valiamo”, conclude il deputato.

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