I due segnavano incassi più bassi di quelli reali.
I finanzieri della compagnia di Nuoro, con un’articolata indagine, diretta dal sostituto procuratore della procura della Repubblica di Nuoro, Emanuela Porcu, hanno scoperto un’attività illecita ben architettata ai danni di una società titolare di un impianto di distribuzione stradale di carburanti del capoluogo barbaricino.
Le Fiamme gialle, a seguito di approfondite indagini e riscontri sulla documentazione contabile e finanziaria della società, hanno appurato che la cassa dell’impianto di distribuzione è stata oggetto, dall’anno 2016 fino ai primi mesi del 2018, di una costante serie di furti di denaro contante anche ammontante a circa 300 euro al giorno, da parte di due lavoratori dipendenti.
L’attività predatoria, favorita dalla fiducia riposta in loro dal titolare e continuata nel tempo, ha fruttato ai due lavoratori infedeli circa 130mila euro. I dipendenti redigevano il rapportino di chiusura giornaliero con importi incassati in contanti sistematicamente diminuiti rispetto alla realtà, la differenza indebitamente sottratta veniva “compensata” con l’aumento fittizio degli incassi tramite bancomat e carte di credito. Quindi, se il distributore a fine giornata incassava 1.000 euro in contanti e 500 tramite bancomat, nel rapportino veniva “fittiziamente” indicato 800 in contanti e 700 con bancomat e la differenza di 200 euro veniva sottratta.
Le conseguenze per i due dipendenti sono state gravi, oltre alla conseguente segnalazione alla locale autorità giudiziaria, la loro condotta gli è costata anche il posto di lavoro.