La diga del Liscia oltre il 70 per cento, ma il problema sono gli sprechi d’acqua

I lavori alla diga del Liscia contro gli sprechi.

È al 72% il livello dell’invaso del Liscia, con 75 milioni di metri cubi d’acqua a fronte di una capienza di 104 milioni. Un ottimo livello che nella classifica dei puntatori della siccità lo inquadra nel livello ordinario. “Possono stare quindi tranquilli i consorziati – commenta Marco Marrone Presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura -, a fronte appunto di un approvvigionamento che ha garantito in maniera ottimale l’apporto idrico per tutta l’estate, con una situazione, a maggio, che lo indicava al massimo della sua capienza (al 98%) con 103 milioni metri cubi. Le piogge di quest’anno hanno garantito al territorio dell’alta Gallura la tranquillità di fare affidamento su questa risorsa”.

L’obiettivo è arginare le perdite, stimate nel 30% della risorsa proprio per ridurre al minimo gli sprechi e garantire che tutta l’acqua erogata arrivi a destinazione. I lavori sono partiti proprio in questi giorni e sono stati possibili grazie a uno stanziamento di 20 milioni di euro Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministero delle Politiche Alimentari Forestali e del Turismo. Un’opera fondamentale per il territorio che in passato ha sofferto le gravi carenze idriche, un investimento per il futuro che ci permetterà di affrontare i periodi di siccità con maggiori certezza. Negli ultimi sette anni, è stato calcolato attraverso un apposito studio, a causa dello stato della condotta sono stati gettati via circa 50 milioni di metri cubi di acqua: ogni anno circa il 30% degli oltre 23milioni di metri cubi di acqua che vi scorrono nei 28 chilometri del canale adduttore.

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