Il genitore deve ascoltare le richieste dei figli.
Le problematiche e le difficoltà dell’età adolescenziale, legate all’elaborazione della perdita della sicurezza familiare ed all’acquisizione di un nuovo ruolo, sono sovente sia speculari che parallele a quelle che caratterizzano quel momento di transizione e di crisi che è rappresentato dalla mezza età dei genitori.
È quest’ultima infatti una fase d’abbandono e trasformazione di ruoli, di primo bilancio e confronto col proprio progetto di vita o sogno personale. L’adolescenza d’altro canto è quel periodo della vita, unico ed irripetibile, durante il quale si attua un processo naturale di distacco dai genitori. Questo comporta uno sforzo di crescita e di sana individualizzazione della persona. Il figlio deve affrontare l’ulteriore ostacolo di un genitore che non è più forte e orientato al futuro, ma oppositivo, resistente e timoroso di fronte ad ogni cambiamento.
L’obiettivo quindi che dovrebbe porsi l’adulto diventa instaurare una relazione costruttiva che agisca su due livelli. Uno emotivo caratterizzato da comprensione e disponibilità all’ascolto ed uno pragmatico/ operativo che riguardi l’espressione, la canalizzazione ed il contenimento dell’emozione. Ogni genitore capace di accogliere e contenere le emozioni non permette al figlio di percepirsi inadeguato, distruttivo o negativo.