Decine di mani sporche di sangue per protestare contro i tagli all’ospedale di La Maddalena

La protesta delle mamme.

Nessun tappeto rosso per la visita del presidente della Regione Francesco Pigliaru all’ex Arsenale, ma solo mani sporche di sangue davanti all’ospedale Paolo Merlo in segno di protesta contro i consiglieri regionali che hanno votato la riforma sanitaria.

E’ la nuova manifestazione organizzata dal comitato delle neo-mamme, che da oltre un anno e mezzo guida in prima linea le proteste contro la politica sanitaria regionale. Un’iniziativa questa volta dal forte significato emotivo. Oltre una trentina di mamme si sono presentante davanti all’ospedale con le mani sporche di sangue in segno di protesta contro le scelte che hanno colpito, a loro dire, soprattutto i piccoli presidi.

“Siamo stufe delle bugie della politica – afferma Stefania Terrazzoni portavoce del comitato –. Non è stata mantenuta neanche una delle promesse fatte, anzi la situazione è peggiorata e non mi riferisco solo al punto nascita ed alla pediatria. In Gallura ci sono più centri diving che in tutta la Sardegna e la nostra camera iperbarica non gestisce più le emergenze. Tutto ciò è vergognoso”.

“Non ci sentiamo rappresentate da chi ha votato la riforma sanitaria – afferma Sara Loru – è assurdo che chi fino a ieri sosteneva la politica dell’assessore Arru, oggi a danno fatto, gli scriva continue interrogazioni contro e addirittura voti a favore di una censura”.  

“Ci saremmo aspettate una maggiore presa di posizione da parte di chi aveva il dovere di difenderci – prosegue un’altra mamma, Stefania Buluggiu –. La città aveva risposto compatta il giorno della grande manifestazione di novembre ma alle belle parole non sono seguite le azioni”.

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