Lezioni di Pronto soccorso per 150 studenti a La Maddalena

Gli studenti a La Maddalena vanno a lezione di Pronto soccorso

La Maddalena, i bambini a lezione di Pronto soccorso, circa 150 ragazzi hanno partecipato ai corsi in collaborazione con l’ospedale. Salvare una vita umana è spesso una questione di secondi. Lo hanno imparato anche gli alunni dell’Istituto comprensivo di La Maddalena. Circa 150 ragazzi dell’ultimo anno delle classi primarie e secondarie che hanno partecipato al laboratorio di primo soccorso First Aid Kids. Promosso dal dottor Luca Pilo, direttore del presidio ospedaliero “Paolo Merlo”, e patrocinato dal Comune di La Maddalena. Un progetto sposato dalla Direzione scolastica che ha messo a disposizione la palestra. L’esperienza è raccontata anche in un fumetto realizzato con i disegni degli studenti, che sarà stampato e distribuito.

La dirigente della scuola

Nei giorni scorsi è stata proprio la dirigente scolastica, la professoressa Alessandra Deleuchi, ad evidenziare in una lettera l’importanza del corso. “Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di La Maddalena, la dirigente scolastica, il suo staff e tutto il personale della scuola. Esprimono il loro ringraziamento ed il profondo entusiasmo per il progetto promosso dalla Asl Gallura attraverso il Paolo Merlo. Un’esperienza altamente formativa oltre che entusiasmante, originale, certamente da ripetere alla luce del dovere di responsabilizzare i ragazzi. Che, sin dalla loro giovanissima età, sono stati coinvolti in un percorso di vita e di sensibilizzazione verso il loro prossimo. Dalle prove pratiche, dopo un’agile preparazione teorica, fino alla produzione di un fumetto, coronamento del progetto e frutto della fantasia dei bambini”.

Il direttore dell’ospedale

Due giornate che hanno impegnato i ragazzi e a rotazione tutto il personale dell’ospedale per fornire le nozioni di primo soccorso, sino alla rianimazione cardiopolmonare. “Ma soprattutto abbiamo voluto informare gli studenti su come si compone la catena del soccorso. E l’importanza del primo anello di questa catena, il numero unico 112”, sottolinea il dottor Luca Pilo.

“Assieme all’equipe dell’ospedale abbiamo anche mostrato ai bambini le manovre di disostruzione delle vie aeree – aggiunge -. Poi li abbiamo coinvolti in una sorta di gara, dove a vincere era la squadra che impiegava il minor tempo nel compiere le operazioni corrette. Tutti aspetti mirati a far comprendere agli studenti che ogni azione e ogni secondo guadagnato possono essere decisivi per salvare una vita”.

L’attività formativa si è conclusa in aula con la realizzazione di fumetti a tema, che verranno presto stampati e distribuiti. “Il prossimo obiettivo è coinvolgere anche la scuola per l’infanzia, come si fa in numerosi paesi stranieri. I bambini più piccoli devono capire che il corpo umano si può “rompere” – conclude Luca Pilo –. Ma che con le giuste tecniche e le corrette informazioni tutti possiamo contribuire a ripararlo”.

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